Agsm, un patto per il Terzo Settore Un’azione concreta di collaborazione con l’Associazione Diocesana Opera Assistenziali

“Insieme si può fare, per rendere il mondo in cui viviamo un luogo più rispettoso, anche attraverso l’esempio di azioni concrete di collaborazione e corresponsabilità tra aziende, amministrazioni pubbliche e Organizzazioni no profit’’. Questa l’opinione del vescovo Domenico Pompili che è emersa durante la stipula dell’accordo tra Asgm-Aim, Adoa (Associazione Diocesana Opera Assistenziali di Verona) e ConAdoa per la fornitura in gruppo di acquisto di energia elettrica e gas metano, la presentazione della partnership per la realizzazione di modelli di comunità energetiche solidali per il risparmio energetico e il contrasto alla povertà e l’illustrazione del nuovo bilancio etico sociale di Adoa.Tematiche che sono state presentate oggi nella Sala Bianca del Vescovado alla presenza del presidente di Agsm-Aim Federico Testa, il segretario generale di Adoa Tomas Chiaramonte, il professore dell’Università degli Studi di Verona Giorgio Mion e l’economo della Conferenza Episcopale Italiana don Claudio Francesconi. “Quello che ci apprestiamo a presentare qui oggi- ha affermato il presidente di Agsm-Aim Federico Testa- è un’importante accordo di fornitura di energia elettrica e di gas nei confronti di Adoa. Non è stato facile conciliare le diverse esigenze, ma ce l’abbiamo fatta e ne siamo entusiasti. Nell’ambito di questa trattativa crediamo di essere stati in grado di fornire un servizio efficiente e completo. Il futuro delle aziende come Agsm-Aim sta nel rapporto con i territori, con lo scopo di trasformare beni in servizi riuscendo ad andare incontro alle esigenze dei singoli cittadini, delle associazioni e di tutti quei soggetti che operano nella nostra comunità. È importante rendersi conto che le esigenze sul territorio sono anche sociali, non solo economiche’’.
Tomas Chiaramonte, segretario generale di Adoa ha illustrato i dati e il metodo che è stato seguito per la realizzazione dell’accordo con l’Azienda veronese di fornitura energetica: “L’accordo- ha esordito- ammonta a 16 milioni di Kw all’ora annui per l’energia elettrica e a 5 milioni di metri cubi per il gas. Un aumento continuo dal momento che il patto è aperto e quindi può essere applicato anche a nuovi aderenti all’Associazione Diocesana Opere Assistenziali di Verona. Il metodo che abbiamo utilizzato è chiaro, trasparente e partecipativo. Si basa sull’analisi periodica del mercato attraverso gare che producono risultati. Questi vengono discussi all’interno di un tavolo tecnico, il quale seleziona il miglior offerente in termini di garanzie e di prezzo. Il nostro percorso sottolinea che non siamo un semplice gruppo di acquisto, ma siamo una comunità che cerca nella relazione di trasparenza e reciprocità la possibilità di camminare assieme verso risultati importanti che hanno anche un valore economico- ha aggiunto- Oggi siamo qui anche per parlare dell’accordo di partnership per la realizzazione di tre modelli di comunità energetiche solidali per il risparmio energetico e il contrasto alla povertà. Abbiamo individuato due siti: uno su San martino Buon Albergo e uno su San Pietro di Morubio. Abbiamo deciso di studiare assieme dei modelli di funzionamento di tre comunità energetiche paradigmatiche. Un modello dedicato agli enti ecclesiastici e sociali, uno dedicato agli enti pubblici e uno alle aziende. La differenza di questo modello di comunità energetica rispetto agli altri sta nel fatto che l’utile che verrà generato dall’attività di scambio sul posto dell’energia sarà destinato in parte fissa al contrasto della povertà di quel determinato territorio. Un modo per fare rete con lo scopo di aiutare persone e famiglie bisognose’’.

Il segretario generale di Adoa ha ribadito come l’accordo di partnership per le Comunità Energetiche Solidali Adoa non preveda alcuna esclusiva sul futuro acquisto di energia nei confronti di alcun fornitore. La parola è poi passata a Giorgio Mion, responsabile scientifico del processo del bilancio etico sociale Adoa nato con un accordo con il Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Verona nel 2018 e che Adoa mette a disposizione per tutti quegli enti che volessero partecipare a questo processo di trasparenza, accountability e comunicazione dell’impatto sociale dell’operato delle Associazioni ecclesiastiche.“Un’azienda come Agsm Aim- ha detto Giorgio Mion- ha bisogno di trovare interlocutori credibili anche nel mondo del Terzo Settore. Il tema dell’accountability è essenziale e deve essere comunicata in modo credibile e con un metodo rigoroso. Il secondo aspetto riguarda il fatto che vogliamo comunicare i dati sia in modo scientifico, ma sottolineando anche come l’impatto di queste attività generino dei cambiamenti all’interno della comunità. Senza questi enti e senza Adoa ci sarebbe meno ricchezza sociale ed economica. Il terzo aspetto, che fa di questo bilancio un esperimento interessante anche dal punto di vista scientifico, riguarda il fatto che Adoa metta in atto sinergie. Con questo bilancio etico sociale abbiamo cercato di far capire cosa significa innescare processi gestionali, economici e in termine di valori. Per questo, accanto ai risultati quantitativi, abbiamo dato particolare evidenza alle progettualità di reti capaci di permeare le comunità del territorio di Verona’’.

Francesca Brunelli