Dopo un anno di cambio al vertice dell’importante azienda comunale, il presidente Fabio Venturi, con a fianco il direttore generale Giampietro Cigolini e il vice presidente Mirco Caliari, ha presentato i principali dati di bilancio dell’esercizio 2015. Erano presenti anche i presidentti di alcune controllate e membri del cda. Il gruppo è composto da concessionari di pubblico servizio e società di mercato. Venturi può dirsi soddisfatto perchè l’anno trascorso ha prodotto risultati positivi che hanno confermato la multiutility veronese al sesto posto tra i gruppi industriali veronesi per fatturato. Attraverso i settori in cui opera, cioè l’energia elettrica, il gas, il teleriscaldamento, ambiente, acqua, i cosiddetti servizi primari e quelli di mercato, cioè la produzione di energia, la commercializzazione e il trading, la produzione del 2015 ha raggiunto il valore di oltre 784.5 milioni di euro con un margine operativo netto di 29.7 milioni e un utile di 14.4 milioni. Un buon risultato guardando indietro, cioè più 52% rispetto al 2014. Il suo patrimonio netto è di 297 milioni, il capitale investito è di 663 milioni. Importanti sono gli investimenti effettuati nel 2015 che hanno superato i 40.5 milioni. Numeri importanti perchè di mezzo c’è stata la chiusura di Ca’ del Bue e il lavoro di ripulitura di una parte dei costi che ha prodotto numeri positivi. Da considerare i 40 milioni di investimenti, tutti nell’interesse della cittadinanza, in impianti di produzione, infrastrutture di rete, teleriscaldamento, telecomunicazioni ed illuminazione pubblica. Continua poi il lavoro di accorpamento nella holding delle altre controllate comunali, come hanno sottolineato il presidente Fabio Venturi e il dg Giampietro Cigolini, Agsm si è aperta ad offrire il proprio know how in Albania, proprio nei giorni scorsi insieme alla controllata Amia. Continua anche il “petting” con Dolomiti Energia, il colosso trentino con cui Agsm potrebbe finire a nozze.
Cesare Albertini
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