Agsm, l’ora della verità Le carte sono sul tavolo Da valutare le nuove offerte di Hera, Iren e Alperia&Dolomiti

AGSM, l’ora della verità. Domani è previsto un Cda che si preannuncia “rovente” ma non c’entra niente l’anticiclone di questi giorni. Farebbe caldo comunque.
Che succede, dunque? Succede che è tornato in alto mare il progetto di aggregazione tra Agsm, Aim Vicenza e A2a, gruppo lombardo, che pareva ormai definito. E che aveva suscitato polemiche a non finire. “Va fatta una gara pubblica” sostenevano con forza le minoranze, più agguerrite che mai. “Così è già tutto definito, così è poco chiaro, dov’è la trasparenza che dovrebbe regolare l’attività di un’Amministrazione?”.
A quel punto, proprio per dimostrare che in realtà i giochi non erano ancora fatti, il sindaco Sboarina aveva riaperto la porta ad altre possibili soluzioni. La data fissata era quella del 19 giugno, cioè venerdì. Ed ecco che, puntualmente, le tre società interpellate hanno fatto pervenire la loro proposta, alternativa a quella di A2a.
Hera, Iren e Alperia&Dolomiti non hanno perso per sparigliare le carte, che ora sono in mano all’advisor Roland Berger, per l’opportuna valutazione.Che cosa può accadere, domani? Nell’ordine, questi gli scenari ipotizzabili:
1) l’advisor valuterà come migliore in assoluto la proposta già pervenuta da A2a e in questo caso chiederà la ratifica del Cda.
2) una delle tre proposte arrivate venerdì, è talmente vantaggiosa, da rimettere tutto in discussione. In questo caso la palla potrebbe tornare in mano ai lombardi di A2a per l’eventuale controfferta che allungherebbe comunque la partita.
Insomma, una situazione piuttosto complicata, anche per i risvolti politici che potrebbe nascondere. La Lega ha preso da tempo le distanze dalla posizione espressa più volte dal sindaco e dal presidente Finocchiaro. Una soluzione possibile, ma improbabile, potrebbe essere quella di votare comunque per la fusione Agsm-Aim, rinviando a una data successiva l’accorpamento del terzo “compagno di viaggio”.
Soluzione che Sboarina e Finocchiaro potrebbero caldeggiare, ma che potrebbe non trovare tutti d’accordo al tavolo del cda.
Non è difficile pensare che in questi giorni si siano susseguiti summit su tavoli diversi. Le strategie vanno preparate, ovviamente, così come va cercata una mediazione per evitare che all’ultimo momento, qualche presa di posizione (la Lega ha molta voce in capitolo, visti i numeri) possa far saltare il banco.


La partita è aperta, anzi, apertissima. Mentre le minoranze, ovviamente, non fanno mancare la loro voce, come negli ultimi mesi. L’ex sindaco Tosi ha inoltrato un esposto alla Procura sottolineando che “per molti mesi non sono stati considerati altri possibili candidati”.
Bertucco (Pd) e Pasetto (+Europa Veneto) hanno fatto notare che in Lombardia “il Tar ha negato un’operazione simile a quella in atto a Verona, perchè è necessario passare da una gara pubblica”. Decisione, sostengono, “che potrebbe preludere a un analogo indirizzo anche nell nostra città”.
Valdegamberi è intervenuto stigmatizzando le scelte fatte finora esostenendo che, “finchè Verona andrà a rimorchio di iniziative di altri, faremo la stessa fine che abbiamo fatto con l’aeroporto Catullo e con le Autostrade”. Favorevole alla gara anche Traguardi, che ha più volte espresso il proprio parere: ”E’ l’unica maniera per scegliere il meglio ed evitare polemiche”.
Domani vedremo che succede: “Questa è una fase di approfondimento” aveva detto il sindaco,alcuni giorni fa. “Se ci sono proposte migliorative, le terremo in considerazione. Altrimenti non avremmo aperto la porta ad altri soggetti. Anche noi vogliamo il meglio per Agsm e per Verona”