“Agsm in passato ha già perso treni molto importanti” – il dibattito sulla fusione di Agsm

Respinta dal Consiglio comunale di questa sera, con 22 voti contrari e 13 favorevoli, la mozione delle minoranze sull’operazione di aggregazione di Agsm. Il documento, con primo firmatario il capogruppo Michele Bertucco, impegnava l’Amministrazione a procedere con una gara pubblica per l’individuazione di un partner industriale per Agsm. Inoltre, a presentare al Consiglio e alle Commissioni competenti il piano industriale dell’operazione di aggregazione Agsm, AIM, A2A; a relazionare mensilmente il Consiglio su progetti di aggregazione che coinvolgano Agsm; a garantire occupazione, storia ed identità del gruppo Agsm.

Sintesi del dibattito
Bertucco (Sinistra in Comune), illustrazione della mozione: “Il Consiglio comunale nonostante le richieste delle minoranze non ha mai deliberato nessun indirizzo sulle scelte industriali di Agsm. Non sono stati esaminati scenari diversi da quello di un rapporto a tre, tra Agsm, Aim e A2A. Né tantomeno altre opzioni quali la vendita di alcuni asset o la quotazione in partnership o meno con Vicenza. L’ipotesi di infungibilità di A2A sembra costruita per chiudere una scelta politica già effettuata prima della definizione del piano dei consulenti. La scelta di non procedere con una gara pubblica appare incomprensibile non solo perché riduce la trasparenza dell’operazione ma anche perché non consente effettivamente di cogliere le migliori opportunità possibili sul mercato”.

Daniele Finocchiaro, presidente di Agsm: “L’intenzione del Consiglio di amministrazione è sempre stato quello di operare per il meglio della società e della sua crescita futura. Il piano industriale stilato e presentato al sindaco è disponibile per la visione di tutto il Consiglio. Per noi è fondamentale far comprendere la validità del percorso intrapreso, strutturato su progetti concreti. E’ stato firmato un protocollo d’intesa con il sindaco che obbliga Agsm a mantenere l’occupazione in qualsiasi iniziativa di aggregazione valutata”.

Questo l’intervento del sindaco, Federico Sboarina: “Si tratta di una scelta strategica per la nostra città, ancora più importante oggi dopo le gravi conseguenze economiche date dal Coronavirus. E proprio per l’importanza della decisione che dovremo prendere, si sono avviate le indagini di mercato che hanno visto l’immediata adesione delle maggiori società multi-utility operative sul territorio nazionale. Mi impegnerò ad informare il Consiglio su tutto il percorso, tutto il resto sono polemiche fuori luogo. È la città che deve vincere e Agsm negli anni passati ha perso finora fin troppi treni. Oggi serve serietà e responsabilità da parte di tutti.

 

Tosi non ci crede: “E’ un’operazione preconfezionata”

Le minoranze concordano: “Serve una ricerca per individuare il partner top…”

Marta Vanzetto e Alessandro Gennari (Movimento 5 stelle): “Questa Amministrazione sta spingendo tanto per scegliere A2A come nuovo partner di Agsm. Un percorso che impone delle riflessioni e, soprattutto, l’introduzione di una maggiore imparzialità nelle decisioni intraprese. Se la strada verso una fusione è l’unica soluzione per il futuro di Agsm, questo ci impone di portarla avanti con la massima imparzialità”.

Federico Benini (Pd): “Le scelte illustrate questa sera dal sindaco sono un passo indietro importante su quello che è stato fino ad oggi il percorso intrapreso dall’Amministrazione per una futura aggregazione di Agsm. Ci sono delle proposte alternative che non sono state prese in considerazione. Non esiste una ricerca di mercato che punta ad individuare il miglior partner per Agsm”.

Flavio Tosi (Lista Tosi): “Questa operazione è nata come un accordo diretto con A2A. Un’ulteriore partita a firma del sindaco che finirà senza raggiungere l’obiettivo prefissato. Non si tratta di una fusione ma della creazione di una nuova società, anche se l’Amministrazione ci vuol far credere altro”.

Tommaso Ferrari (Traguardi Verona): “Il punto di partenza di una gara è che si agisca con un principio di libera concorrenza, che prenda in considerazione la migliore offerta di mercato. Vedo che c’è stato un cambio di rotta. Abbiamo più volte richiesto momenti di approfondimento su questo tema”.

Carla Padovani (Gruppo misto): “Si tratta di una scelta che deve essere raggiunta attraverso il confronto di tutte le rappresentanze politiche presenti in Consiglio, nella massima trasparenza e con la volontà di raggiungere davvero la migliore offerta per Agsm. Non bisogna perdere tempo”.

“Adesso aprono a una gara. Ma è un tentativo tardivo”

L’intervento dell’ex presidente di Agsm Michele Croce

E questa è invece una nota a firma Croce e Sardos Albertini, arrivata ieri, prima del Consiglio, relativa all’apertura annunciata verso una possibile gara. “Nella nota diffusa da AGSM viene messo per iscritto che “entra nel vivo l’indagine di mercato competitiva con Hera, Iren, Dolomiti Energia e Alperia”.
“Inspiegabilmente l’indagine non riguarda l’unica multiutility già presente e radicata nel Triveneto di dimensione paragonabile a quella di Agsm-Aim: AscoPiave.
In ogni caso, per effettuare una frenata così evidente rispetto al percorso in esclusiva effettuato fino ad oggi con A2A, anche i vertici della società devono essersi finalmente resi conto dei profili di illegittimità della procedura seguita sino ad oggi.
“Dopo mesi in cui è stata portata avanti una trattativa esclusiva – proseguono Croce e Sardos Albertini – che è sfociata sino nella presentazione di un progetto industriale, si va a chiedere ad alcuni – non a tutti, visto che arbitrariamente non è stata coinvolta AscoPiave – di far pervenire un’offerta. Come si può pensare che alle società sia garantita la medesima possibilità di competere? Come si può pensare che sia questa la modalità per rendere trasparente un processo sinora opaco? Si tratta di un insufficiente, parziale e tardivo tentativo di rimediare a una procedura sinora portata avanti in modo illegittimo”.