Nemo profeta in patria. Ve lo dice uno che in questo è stato nella vita di Verona un grande maestro. Il futuro della più importante azienda controllata dal Comune di Verona, sta per arrivare ad una svolta che sarà storica e decisiva. Sul suo destino è giusto che ci sia un confronto costruttivo e produttivo tra tutti. Insulti, calunnie e veleni non servono assolutamente a nulla se non a danneggiare Agsm e quindi anche tutti noi cittadini. Il sindaco Sboarina ha puntato, consigliato da imprenditori del calibro di Riello, Bauli, e Pedrollo, sul super manager Daniele Finocchiaro, già presidente ceo Glaxo, vicepresidente di Federfarma, vicepresidente di Confindustria Verona e attuale presidente dell’Università di Trento. Finocchiaro non è di Verona, quindi potrebbe essere un profeta. Veronese di adozione, sta mettendo radici in Valpolicella. E’ una manager che guarda i numeri e vedendo il futuro, abituato in una multinazionale, guarda avanti. Non è iscritto a partiti politici né simpatizza, nonostante che lo accomunino a destra e sinistra in egual misura. Un cosiglio allora ai suoi predecessori e ai suoi critici, di confrontarsi e non scontrarsi. Fa il presidente di Agsm per amore di Verona, non certo per denaro. L’unione fa la forza, occorre lavorare tutti insieme per il bene di Verona e ddella sua Spa.