Agsm Aim, la fiammata dei prezzi. Testa: “Le modifiche migliorative sono state bloccate, ecco cosa devono fare i clienti”. Il costo del gas metano per alcuni utenti è di 3 euro
Possibile che Agsm, la società multiutility pubblica di proprietà del Comune abbia tariffe del gas tra le più alte in circolazione, prendendo come riferimento il prezzo al metro cubo? Le segnalazioni dei nostri lettori vanno in questa direzione. Ma cosa sta succedendo? Le ripercussioni dell’invasione della Russia in Ucraina sta continuando a sconquassare il mercato dell’energia e i prezzi oscillano di giorno in giorno, i gestori cambiano continuamente fornitore, chi si approvvigiona in Olanda, chi altrove, i prezzi dei contratti stipulati mesi fa non sono più attuali e così via. Ma cosa sta succedendo? “Tutto nasce dall’estate scorsa quando Agsm invia a buona parte dei suoi clienti”, spiega Davide Cecchinato di Adiconsum, “la modifica unilaterale del contratto per transitarli dal mercato libero indicizzato Pfor (è l’indice per determinare il prezzo del gas in alcune offerte di mercato libero che lo prevedono) a un altro mercato libero. Un passaggio che sarebbe stato quindi migliorativo per i clienti. Interviene il decreto aiuti ter che stabilisce il congelamento di tutte le modifiche unilaterali ma il legislatore purtroppo si dimentica di inserire un inciso sulle modifiche migliorative e così Agsm congela le modifiche che avrebbero portato vantaggi per i clienti con prezzi più bassi. Secondo noi Agsm non ha avvisato i clienti del congelamento di questa modifica migliorativa e doveva dire che la tariffa sarebbe andata a 3 euro al metro cubo per il gas. Sta correndo ora ai ripari, l’abbiamo ribadito più volte all’Agsm che deve dire ai clienti a quale mercato viene indirizzato chi chiede il cambio di contratto. Le differenze al metro cubo sono sensibili, comparando le tariffe delle varie società che erogano energia. Vale la pena a questo punto cambiare gestore? “Adesso come adesso può essere una opzione così come può essere vantaggioso chiedere il cambio di contrato mantenendo sempre Agsm come gestore, Ma nulla toglie che da qui a qualche mese anche la indicizzazione diversa dal Pfor diventi peggiorativa. Purtroppo si vive in una situazione di prezzi all’ingrosso molto ballerina e si deve continuare a monitorare la tariffa della propria bolletta. Il presidente di Agsm, Federico Testa, sta monitorando con attenzione l’evolversi delle tariffe per venire incontro ai clienti che lamentano appunto queste clamorose differenze di prezzo al metro cubo. “Va detto innanzi tutto che l’’85% dei contratti dei nostri clienti veronesi sono sul mercato tutelato e quindi agganciati all’indice Pfor che in alcuni momenti rispetto al mercato libero è stato una garanzia per gli utenti. Solo che l’Autorità per l’energia ha aggiornato i prezzi a dicembri e l’aggiornamento avviene ogni 3 mesi; a dicembre i prezzi del gas erano ancora alti. Noi abbiamo proposto la modifica unilaterale, migliorativa, ma il Governo Draghi ha detto no. E così, è vero, ci ritroviamo con una alta differenza di prezzo al metro cubo rispetto ad altri. Quindi il cliente Agsm che si ritrova 3 euro al metro cubo di gas cosa può fare? Può uscire da quel contratto e chiederne uno nuovo che fa riferimento a un mercato diverso. E’ molto semplice, non è necessario venire ai nostri sportelli, ma è sufficiente andare sul sito di Agsm e fare la modifica on line: il cliente può infatti richiedere un contratto diverso. Noi stiamo spingendo molto la comunicazione in questo senso per avvisare i nostri clienti, anche se non sappiamo se l’indice Pfor tornerà competitivo tra qualche mese. Nel frattempo, dopo aver varato il Bonus energia per le fasce più deboli, stiamo cercando di replicare il Bonus anche per le famiglie a reddito basso e che sono agganciate al teleriscaldamento.
Mercato libero o mercato tutelato? I consigli di Adiconsum per orientarsi nelle scelte. Cambiare contratto oggi può essere vantaggioso, ma c’è incertezza per i prossimi mesi
A Verona e provincia secondo dati forniti da Arera gli utenti del mercato tutelato sono il 31,9 per cento, il 67,8 ha scelto invece il mercato libero. Salvo proroghe, il mercato tutelato cesserà di esistere il 10 gennaio 2024 sia per il gas sia per l’energia elettrica. Cosa succederà ai consumatori che arriveranno alle date fatidiche senza aver scelto il fornitore di luce e gas sul mercato libero? Per loro, spiega Davide Cecchinato di Adiconsum, è prevista l’assegnazione al fornitore che si sarà aggiudicato l’asta territoriale. A quel punto si entrerà a far parte del cosiddetto mercato di salvaguardia, con contratti che avranno condizioni tali da incentivare il passaggio al mercato libero. Come fare a sapere se la propria utenza è nel mercato tutelato? Basta guardare sulla bolletta. Nella prima pagina, in alto, ci deve essere indicato il mercato di appartenenza con la dicitura “Mercato libero” oppure “Servizio di Maggior Tutela”. Come passare al mercato libero? Passare al mercato libero di luce o gas è molto semplice, spiega Cecchinato di Adiconsum. Si confrontano le varie offerte presenti sul mercato, sulla base delle proprie esigenze. Si sceglie quella che fa al nostro caso e si contatta il fornitore di tua scelta per via telefonica, web o tramite eventuale sportello clienti presente sul territorio. Ci penserà l’operatore stesso a chiudere il tuo vecchio contratto. Il cambio venditore non comporta interruzioni del servizio né interventi tecnici sul contatore o sugli impianti e cambiare venditore non ha costi per il cliente, salvo gli eventuali costi connessi alla sottoscrizione del nuovo contratto: imposta di bollo, se dovuta in base alla normativa fiscale, e deposito cauzionale o altra garanzia, se previsto dal contratto. Per il passaggio effettivo al nuovo venditore occorrono normalmente da uno a due mesi. Il cambio decorrerà dal primo giorno del mese successivo, altrimenti slitterà di un mese. Il prezzo del gas naturale per le famiglie in regime di mercato tutelatocomunque secondo le nuove rilevazioni, diminuisce del 34,2% per i consumi effettuati nel mese di gennaio. In un anno i prezzi sono saliti del 36% e la spesa per una famiglia arriva a 1.769 euro. In base al metodo di calcolo introdotto dall’Arera la componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento (CMEMm), applicata ai clienti ancora in tutela, viene aggiornata come media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il PSV day ahead) e pubblicata entro i primi 2 giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento. Per il mese di gennaio il prezzo della materia prima gas (CMEMm), per i clienti con contratti in condizioni di tutela, è quindi fissato in 68,37 €/MWh, pari alla media dei prezzi rilevati quotidianamente durante tutto il mese appena trascorso. Fare previsioni per i prossimi mesi è difficile perché le sorprese sono sempre possibili. Per non rimanere in balia del mercato sarebbe meglio mettere in pratica alcuni pratici accorgimenti per ridurre il consumo di gas e contenere l’importo da pagare in bolletta. I COMPORTAMENTI VIRTUOSI. Come risparmiare sul riscaldamento? Ecco alcuni consigli per ridurre il consumo di Gas e salvaguardare il portafoglio. Risparmiare gas significa anche verificare le condizioni della nostra casa. Se l’impianto o le tubature sono obsolete, ad esempio, il fabbisogno energetico è purtroppo destinato a crescere anno dopo anno. Infiltrazioni nelle pareti o negli infissi possono causare brutti scherzi. Effettua la manutenzione periodica di caldaia e termosifoni. Non solo interventi di riqualificazione energetica. Risparmiare gas significa anche monitorare ciò che è già presente in casa. Un impianto di riscaldamento mal funzionante accresce gli sprechi.
Ecco i consigli per risparmiare in casa. E’ sufficiente una buona manutenzione di caldaia e termosifoni per evitare sprechi
Lo stesso accorgimento è applicabile ai termosifoni. La loro manutenzione ordinaria è necessaria per eliminare le bolle d’aria, colpevoli della riduzione dell’efficienza del sistema di riscaldamento. Questa operazione va effettuata in estate, quando i radiatori non vengono utilizzati. Strettamente collegata al punto precedente, la regolazione della temperatura della caldaia è indispensabile per risparmiare sulla bolletta del gas. Tradotto: per stare bene in casa, non è necessario generare un clima tropicale. In presenza di un impianto vecchio, se si ha la possibilità di affrontare una spesa per provvedere alla sua sostituzione, si può ragionare sull’installazione di una caldaia a condensazione. Con questo tipo di impianto che lavora meglio a basse temperature ne gioverà il risparmio sulla bol letta gas e l’ambiente. Installa valvole termostatiche sui termosifoni. Tornando invece ai termosifoni, particolarmente preziose risultano essere le valvole termostatiche. Questi dispositivi, che sostituiscono le tradizionali valvole manuali, permettono di mantenere costante la temperatura agendo sulla regolazione della quantità di acqua calda. Il prezzo per l’installazione di una valvola termostatica oscilla tra i 40 e i 120 euro a termosifone, a seconda degli elementi che compongono il calorifero. Le tue spese diminuiranno se le valvole termostatiche saranno impostate sui valori da 1 a 3. Sostituisci i vecchi infissi o tutela quelli presenti in casa. Anche porte e finestre fanno la differenza. Applicare strisce adesive su di essi riduce sensibilmente la dispersione del calore, riducendo gli spifferi d’aria in entrata. Beneficia degli incentivi statali. Un errore grave da non commettere quando si pensa a come risparmiare sul gas, è quello di trascurare gli incentivi statali per installare infissi ad alta conservazione termica, un impianto solare termico o una pompa di calore . L’impatto degli ecobonus statali è sul medio e lungo periodo e permette di ammortizzare le spese sostenute inizialmente. Per effettuare una scelta davvero consapevole, è sempre opportuno verificare gli incentivi offerti dalla legge in vigore al momento della scelta. Infine i piccoli accorgimenti che fanno davvero la differenza: mantenere la temperatura di casa costante, evitare di coprire i termosifoni, di notte isolare le finestre chiudendo le persiane/tapparelle o mettendo tende pesanti, chiudere i termosifoni se in casa una stanza non è utilizzata. Sono soltanto alcune precauzioni per contenere gli sprechi, che si traducono nel sistematico rincaro delle bollette del gas. Ridurli significa avere cura delle proprie finanze e dell’ambiente, contribuendo anche ad abbattere l’impatto ambientale.