Si toglie un fastidioso sasso dalla scarpa l’ex presidente di Agsm Fabio Venturi, leader del movimento “Generazione Verona”. Su Facebook, con un post che va dritto al sodo, rivendica il corretto operato dell’azienda del gas e dell’energia non solo durante la sua gestione, ma anche durante quella del predecessore Paolo Paternoster, oggi deputato della Lega. Lo sfogo di Venturi fa riferimento alla multa di 5,3 milioni che l’Authority per l’Energia comminò ad Agsm a febbraio 2017 con l’accusa di non aver garantito la necessaria autonomia gestionale e funzionale ad Agsm Distribuzione, oggi Megareti. Venturi e Paternoster furono bersagliati di critiche da parte di una fetta dell’informazione cittadina, della Sinistra e dei grillini. Ebbene, in primo grado Agsm ha vinto il ricorso. “Enrico Carifi (ex presidente Agsm Distribuzione, ndr) e Giuseppe Stoppato (ex presidente Agsm Energia, ndr)” ha scritto su Facebook il leader di ‘Generazione Verona’ “ricordate la multa di 5,3 milioni arrivata in AGSM nel febbraio 2017 (per controlli del 2011, cioè ben prima del nostro arrivo tra l’altro) da parte dell’Autority per l’Energia? Ricordate gli attacchi subiti da parte di ogni colore? Immagino ricordiate anche che avevamo messo da parte prudenzialmente 2,5 milioni, che altrimenti avrebbero reso il nostro bilancio, già record assoluto, clamoroso. Ricorderete sicuramente che avevamo difeso la città e Agsm, e chi la gestiva all’epoca delle contestazioni da un’ingiustizia. E avevamo presentato immediatamente ricorso. Mettiamo che qualche giorno fa Agsm l’abbia vinto, secondo voi qualcuno ora sarà vero uomo da chiedere scusa a noi ma specialmente alla nostra città?”. Venturi chiosa: “Il tempo è galantuomo, e lo sarà ancora…”. Che ci siano colpi di scena all’orizzonte?