La fusione tra le municipalizzate veronese Agsm e vicentina Aim, non è detto che si abbia da fare. E se accadrà è opportuno che venga studiata nei minimi particolari e non all’ultimo minuto nell’ultimo anno come aveva deciso di fare la vecchia amministrazione. Più che una fusione quando è stata presentata, sembrava un colpo di Stato. Inspiegabile perché in dieci anni sia stata messa sul tavolo solo nell’ultimo mese. E’ possibile che il progetto sia valido, credo che sia giusto che i cittadini lo conoscano nei minimi dettagli. Si tratta, non solo per Verona, ma anche per Vicenza di una decisione per così dire, epocale. Il matrimonio tra le due aziende multiservizi potrebbe portare soddisfazioni, ma anche grane a non finire. Il 30 settembre scade il termine entro il quale i consigli comunali delle due città interessate dovrebbe approvare il protocollo d’intesa siglato tra le due aziende. Spostarlo è indispensabile. Serve del tempo e la verifica dei vantaggi che la fusione potrebbe portare. Poi se son rose, fioriranno.