Agsm-Aim, la settimana della verità Oggi la Giunta sulla fusione, domani i sindacati, giovedì l'atteso consiglio comunale

Settimana calda, anzi bollente, per l’intricata questione-Agsm. Sul tavolo da troppo tempo, tra dimissioni, mozioni, rinvii, dubbi e interrogativi. Arriva sempre un momento in cui non puoi più “spostare in là l’asticella”. Per Agsm, il momento è questo.
Nell’ordine, da oggi a giovedì, una serie di incontri da far girar la testa. Oggi, la Giunta affronta la delibera sulla fusione, la cui approvazione è ovviamente fondamentale.
Seguiranno due giorni di incontri con i sindacati, poi giovedì ecco il consiglio comunale, dove c’è da aspettarsi un clima per niente quieto. E lunedì prossimo è prevista l’assemblea di Agsm, ancora senza presidente dopo le dimissioni di Finocchiaro.
Insomma, settimana frenetica e comunque piena di dubbi. Che poi, sono in sostanza i dubbi derivati dalle elezioni regionali, che hanno lasciato Sboarina con interrogativi pressanti. In più, ecco lo scenario regionale, con la Giunta da comporre. E dalle decisioni di Zaia, dipende, anche, il futuro della Giunta di Sboarina. Dove andrà Polato? Assessore, vicepresidente del Consiglio Regionale? E chi ne prenderà il posto in Giunta, a Verona? E per Agsm, chi sono i candidati? Paternoster, Mantovanelli, i primi nomi, ma tutto è in alto mare, proprio per la grande incertezza che regna in Regione e, di conseguenza, anche a Verona. Insomma, un bel rebus, che Sboarina deve ora risolvere, senza più possibilità di dilazioni.
In tutto questo quadro, piuttosto complicato, anche la questione-Amia, che farà parte della nuova azienda, con le conseguenze che ne derivano.
Siamo al redde rationem, il tempo stringe e non c’è più tempo per…prendere tempo, scusate il gioco di parole. Del resto, l’Agsm senza capo (nè coda?) da mesi, una fusione che rischia di diventare fredda, un gioco di tessere a incastro che partendo da Agsm, si sposta fino a Venezia per poi tornare a Verona. Partiti che chiedono poltrone, politici che reclamano incarichi, la nebbia che avvolge il panorama nel quale Sboarina deve adesso fare chiarezza. Per il bene di Agsm e della città, di cui l’azienda è parte “pesante”, ma anche per cancellare ogni dubbio e ripartire. Ancora qualche giorno e ne sapremo di più.

Bertucco: “Le idee confuse della Lega sull’Agsm”

“Sulla vicenda della fusione a tre con Agsm e A2A la Lega è arrivata buona ultima e non si capisce quali meriti possa vantare oggi questo partito, né da quale parte della Lega arrivino queste rivendicazioni: è la Lega che ora propone alla presidenza di Agsm Mantovanelli, fedelissimo di Fontana, o è il resto della Lega che propone il ritorno di Paternoster, la minestra riscaldata?” si chiede Michele Bertucco.

“La battaglia nel centrodestra è solo una battaglia di poltrone, non di scelte politico-amministrative, altrimenti Fontana, Zavarise e soci saprebbero avanzare una proposta anche per risolvere il nodo di Amia, ancora sospesa tra project financing e ritorno in house, e per chiudere virtuosamente il ciclo dei rifiuti a Verona, maglia nera di tutto il Veneto per raccolta differenziata.
Non da ultimo faccio presente che è ancora in sospeso la decisione sulla eventuale dismissione di Agsm Albania così come la razionalizzazione dell’intero comparto delle aziende partecipate in cui il Comune di Verona è secondo per sprechi soltanto a Roma Capitale della tanto vituperata Virginia Raggi”.