Agsm. Verona Domani replica a Traguardi e difende il presidente Casali: “Il suo curriculum parla da solo. I giovani “traguardini” che esperienze e titoli di studio hanno? Molti di loro non hanno forse mai lavorato. E sullo sfondo c’è A2A”.
“Consigliere comunale, assessore, vicesindaco del Comune di Verona, consigliere regionale, candidato alle ultime regionali con più di 8 mila preferenze, senza dimenticare il suo prestigioso percorso professionale di avvocato. E questo sarebbe un curriculum di un politico trombato, accontentato con una poltrona consolatoria? Spieghino invece ed illustrino i giovani consiglieri di Traguardi quali sono i loro percorsi scolastici, le loro attività professionali, le loro pregresse esperienze amministrative. Risulta infatti che un loro esponente, Beatrice Verzè, sia stata l’unico consigliere a dichiarare reddito zero sul sito del Comune. Forse non ha mai lavorato in vita sua. La nomina del presidente Stefano Casali è stata una scelta dettata unicamente da criteri di competenza, professionalità, una ventennale esperienza politica ed amministrativa. Pochi a Verona possono vantare un curriculum simile al suo, sicuramente nessuno tra gli esponenti di Traguardi”.
Il gruppo Verona Domani replica alle dichiarazioni dei consiglieri comunali di Traguardi che avevano etichettato la nomina da parte della precedente amministrazione di Casali a presidente di Agsm Aim, come “consolatoria” e non per meriti manageriali.
“Invece di lanciarsi in giudizi ed analisi sul prestigioso curriculum di Casali, i consiglieri “traguardini”, da poco eletti in Consiglio comunale, ci parlino un po’ di loro e soprattutto spieghino ai cittadini veronesi cosa hanno fatto da quando sono stati eletti per la città ed i suoi abitanti, a parte le buche nelle panchine e altri flop e figuracce varie, vedi lo stesso caso Agsm. Fa sorridere inoltre sentire parlare il centrosinistra, maestro da sempre in questi campi, sia in ambito veronese, che nazionale, di accuse di poltronismo, ripescaggi in enti, di politici trombati. I nomi emersi dalla stampa in questi giorni sui presunti aspiranti presidenti di Agsm ai quali starebbe pensando il sindaco Tommasi, sono infatti esponenti del PD, loro sì, non Casali, candidati e non eletti, esclusi eccellenti e delusi, dall’ultima tornata elettorale delle politiche”.
I rappresentanti di Verona Domani commentano infine alcune notizie apparse oggi su un quotidiano locale, riguardanti i rapporti tra Agsm e il colosso energetico A2A: “Crediamo che il vero progetto dell’amministrazione Tommasi, ogni giorno sempre più evidente, sia l’aggregazione con A2A, o meglio dire l’annessione di Agsm al colosso milanese. L’ennesima svendita di un patrimonio, di un gioiello veronese, dopo i casi Cattolica, Cariverona e Banco Popolare”.
L’INTERVENTO. Valdegamberi Domanda: “Il sindaco Tommasi dica da che parte sta”
Il cda di Agsm Aim con obbligata prudenza dispone verifiche su l’operazione Compago gestita in prima persona e voluta dal AD Quaglino , per essere certi dei valori e che quindi non vengano buttati soldi dei cittadini veronesi e vicentini. E il sindaco Tommasi cosa fa? Invece di ringraziare il cda ed il collegio sindacale di Agsm Aim per questa ottima prudenza, chiede la revoca dei consiglieri veronesi e non di chi voleva a tutti i costi comprare Compago.mChiedo in primis ai sindaci che rappresentano la proprietà delle società pubbliche: a che punto siamo? Dica chiaramente Tommasi se l’obiettivo è quello di consegnarci nelle mani lombarde o emiliane! Qualcuno si sta interessando? Sono queste le cose da fare per non regalare ancora una volta pezzi di Verona in giro per l’Italia. Troppi consulenti strapagati parlano su questi temi ma mi pare facciano più l’interesse delle proprie tasche o di occulti mandanti che dei veronesi mentre la politica sembra troppo distratta a parlare di inutilità