Tommasi contro Casali, Casali contro Quaglino, Tosi con Tommasi: che confusione!
Tutti contro tutti, non ci si capisce più niente. O meglio: si evidenzia soltanto che il mare calmo in cui l’Amministrazione Tommasi aveva navigato da giugno a novembre, adesso è piuttosto agitato. Come sempre in questi casi, basta una scintilla. La scintilla si chiama Agsm Aim, con una serie di azioni/provvedimenti/richieste che hanno scoperchiato il pentolone. Ora, è davvero, tutti contro tutti, non si sa da dove cominciare.
1) Tommasi contro Casali e Vanzo, rispettivamente presidente e consigliera del Cda di Agsm Aim, nominti dal suo predecessore Sboarina.
2) Casali e Cda contro l’a.d. Quaglino, come si evince dal comunicato inviato nel pomeriggio di ieri, in cui si chiede che all’ordine del giorno dell’Assemblea convocata per il 7 venga inserita anche la revoce dello stesso Quaglino.
3) Tosi contro Casali e allineato con Tommasi, nel chiede le dimissioni del presidente, di cui vengono sottolineate anche altre presunte mancanze in assunzioni definite “amicali”.
4) Verona Domani contro il sindaco Tommasi e, ovviamente, Tosi, tacciato di scarsa conoscenza degli eventi che hanno portato a questa assurda situazione.
5) Sboarina contro Tommasi e Tosi, a favore diCasali, da lui nominato alla guida di Agsm Aim.
Il tutto, mentre attori non protagonisti prendonol e difese di questo o di quello, in una battaglia che si preannuncia davvero cruenta.
In ballo c’è la “partecipata” più importante della città, di cui si sottolineano le difficoltà che potrebbe incontrare ora e che andrebbero a svantaggio degli stessi cittadini di Verona. Insomma, un asset strategico per Verona, che rischia di essere “disintegrato” da un confronto già degenerato.
E se da un lato c’è chi chiede un passo indietro a Casali, c’è anche chi sostiene che il suo opetato è sempre stato nei limiti della totale correttezza e che quindi, a sbagliare, è il sindaco Tommasi. Il “riassunto” delle puntate precedenti serve quantomeno a capire il guazzabuglio di problemi che dovranno essere risolti al più presto, nell’interesse della città. L’assemblea dei soci, convocata per il 7 dicembre, assomiglia tanto, a questo punto, a una vera e propria resa dei conti. Come andrà a finire?
Intanto il Cda punta il dito su Quaglino
Un passo indietro. “Certamente i sindaci Tommasi e Rucco soci di Agsm Aim , saranno orgogliosi dell’operato del CdA che ha svolto un importante lavoro a tutela della società”, aveva scritto Casali ieri. “L’indagine condotta, su delega dell’intero CdA, dal consigliere Fabio Sebastiano, che a sua volta si è avvalso di professionisti indipendenti, autonomi e di indiscussa professionalità, ha evidenziato alcune criticità in merito all’operato della direzione. Peraltro il Sindaco Tommasi, ha chiesto la revoca solo dello scrivente e della consigliera Vanzo. Tutti i documenti sono , come sempre, a disposizione di Tommasi e Rucco, ed ovviamente sono pronto ad illustrare ai sindaci i risultati.
Ora , auspico che in tutte le sedi preposte siano ampiamente intraprese tutte le iniziative ed azioni per accertare gli eventuali profili di responsabilità sulle condotte oggetto di analisi. Lascio ora, orgogliosamente e doverosamente cristallizzati ai soci tutti gli elementi necessari per le loro aggiornate valutazioni di competenza.”, concludeva la nota del presidente Casali.
A seguire un comunicato del Cda che “ha deliberato la ratificata dell’intervenuta convocazione dell’Assemblea dei Soci richiesta dal comune di Verona e fissata per il 7 dicembre 2022 alle 14.30 ed ha deliberato
l’integrazione dell’ordine del giorno dell’Assemblea dei Soci anteponendo ai punti già indicati nella convocazione i seguenti:
1 – Revoca per giusta causa dell’Amministratore e Consigliere Delegato Ing. Stefano
Quaglino, delibere inerenti e conseguenti.
2 – Delibera dell’azione di responsabilità dell’Amministratore e Consigliere Delegato Ing. Stefano Quaglino.
Una vera e propria messa in stato d’accusa di Stefano Quaglino, ritenuto responsabile della discutibilissima “operazione Compago”.
““Il presidente di Agsm Aim Casali non ha mai avuto nessuna delega o qualifica relativa ad assunzioni, gestione del personale a vario genere o consulenze di nessun tipo. Deleghe in capo esclusivamente al consigliere delegato Stefano Quaglino”, aveva fatto notare il consigliere comunale di Verona Domani Paolo Rossi. “Fa sorridere sentire accuse da parte dell’ex sindaco Flavio Tosi in tema di assunzioni da lui definite amicali, consulenze e operazioni dispendiose in Albania. Ci sarebbe da scrivere un libro sulle numerose assunzioni e collaborazioni operate infatti dall’ex sindaco e dai suoi presidenti di aziende municipalizzate durante i 10 anni del suo mandato. Assunzioni a volte imbarazzanti, come ci ricordano le cronache dell’epoca. Senza dimenticare le faraoniche campagne di promozione e propaganda personale operate sempre dai suoi fedelissimi delle partecipate e spese di centinaia di migliaia di euro l’anno (soldi di cittadini) in sponsorizzazioni , campagne pubblicitarie e spese mastodontiche di rappresentanza. Tutte spese azzerate drasticamente dai managment targati Sboarina e dal presidente Casali stesso”.
La nota del Pd e di Azione Verona: “Tommasi ha ragione, avanti così”
“Dal confronto con il Sindaco Damiano Tommasi in conferenza dei capigruppo è emersa la conferma che fiducia e trasparenza sono beni intangibili primari ed irrinunciabili per questa amministrazione così come per qualsiasi altra azienda da essa partecipata”, una nota del Pd a sostegno del sindaco Tommasi..
“Il bene della società Agsm Aim è stato dunque fatto nel momento in cui sono state disposte le revoche del Presidente Casali e della Consigliera Vanzo che con il loro comportamento sulla vicenda Compago si sono resi di ostacolo al raggiungimento degli obiettivi dell’amministrazione. Non ci stupisce che questo semplice principio non venga compreso da chi come Sboarina ha fatto e disfatto tre presidenti durante il suo mandato amministrativo e oggi parla a vanvera di spoil system.
Nel confronto con gli amministratori veronesi uscenti di Agsm Aim, Tommasi ha portato fatti e dati oggettivi che dimostrano l’intento dilatorio e l’azione politica tesa ad ostacolare il cammino dell’azienda per ragioni che esulano dal bene aziendale. Il Sindaco ha dato anche prova di coraggio e responsabilità intervenendo in una vicenda torbida rispondendo innanzitutto ai cittadini che lo hanno eletto e che da lui come da tutti i rappresentanti, si aspettano un comportamento trasparente ed irreprensibile”.
Da registrare anche l’intervento dell’esecutivo di Azione Verona. “La vicenda AGSM-AIM, sta dimostrando come negli anni passati una certa politica veronese abbia gestito le partecipate del Comune di Verona”.
Sono state trattate alla stregua di feudi di potere, poltronifici per garantire uno stipendio a politici di varia estrazione invece che come Asset Strategico da valorizzare e sviluppare per accrescere il patrimonio dei cittadini veronesi (e sì, perchè sono dei cittadini veronesi, create grazie al pagamento delle loro tasse) o anche infine come fondo cassa per sponsorizzare sagre ed eventi elettorali.
AGSM-AIM non fa eccezione infatti ora si trova nel mezzo di una vicenza kafkiana che non accenna a spegnersi.
Abbiamo già avuto modo di dire come la vicenda Compago sia indegna di una società così importante: mancanza di comunicazione tra CDA e Amministratore Delegato, tra CDA e Collegio dei Revisori, disallineamento tra Holding e società operativa (AGSM Energia) e, ancora più grave (se possibile…), totale mancanza di rendicontazione e trasparenza verso l’azionista di riferimento (ovvero il sindaco).
La richiesta di dimissioni appare non solo necessaria, ma doverosa, per ripristinare quella trasparenza e fiducia, tra amministrazione e società partecipate, che è condizione essenziale per una buona gestione del patrimonio cittadino.
AGSM-AIM e soprattutto Verona, meritano di meglio”.