Resta alta la tensione politica attorno alla vicenda di Agsm Aim in attesa del Consiglio di amministrazione del prossimo 7 dicembre. Stavolta c’è da registrare un intervento dei consiglieri comunali di Traguardi Beatrice Verzè (capogruppo), Giacomo Cona e Pietro Trincanato. che si dicono imbarazzati per le dichiarazioni delle forze di opposizione. “Non è mai stata intenzione di questa Amministrazione-dicono- applicare lo Spoil System per principio o per partito preso, come invece hanno fatto spesso e volentieri le Amministrazioni comunali precedenti, che hanno più volte usato questo meccanismo per ripescare i politici rimasti senza poltrona e prendere in giro i cittadini spacciandoli per manager esperti. Lo stesso Stefano Casali, che è un avvocato, ci risulta essere stato nominato ai vertici di AGSM AIM non tanto per i suoi meriti professionali, quanto piuttosto per una precisa scelta politica che potremmo definire “consolatoria” dopo la mancata elezione in Consiglio regionale nel 2020. Ciononostante-aggiungono- l’intenzione, come annunciato dallo stesso sindaco Tommasi, era quella di lasciare che il CdA della multiutility giungesse alla scadenza naturale, cercando di lavorare in squadra per il bene della città. Il periodo di riflessione e studio dei verbali e delle vicende societarie testimonia le intenzioni pienamente collaborative di Tommasi, il quale ha voluto sentire direttamente gli amministratori coinvolti nella vicenda, per trarre conclusioni solo a ragion veduta. Se ciò non sta accadendo-sottolineano- è per colpa delle ripetute omissioni, della mancanza di trasparenza e delle scelte azzardate e lesive dei poteri statutari del socio di maggioranza, il Comune di Verona, perpetrate dai suoi stessi consiglieri in AGSM AIM, Casali e Vanzo, nominati dalla precedente Amministrazione comunale. A poco serve-concludono- ora lamentarsi di ingerenze inesistenti, quando il danno nasce esclusivamente dal comportamento di questi consiglieri di nomina politica. E ai consiglieri comunali che oggi gridano allo scandalo, affermando che Casali e Vanzo hanno agito sempre nell’interesse dell’azienda e dunque della città e dei veronesi, verrebbe da chiedere come mai nessuno di loro ha collaborato con l’Amministrazione da quando è scoppiato il “caso” AGSM AIM, se tutti erano a conoscenza della buona fede di Casali e Vanzo’’.