Agriturismi, si riparte con i pranzi I lunghi mesi di chiusura sono costati centinaia di milioni di euro in mancati incassi

Pronti a riaprire. Da domenica molti agriturismi veneti torneranno a spalancare le porte, per il pranzo, dopo i lunghi mesi di chiusura costati centinaia di milioni di euro in mancati incassi ai circa 1.400 agriturismi veneti. Da lunedì il Veneto è tornato giallo e quindi anche gli agriturismi, come i bar e i ristoranti, potranno accogliere la clientela fino alle 18.

“Dopo un lungo periodo di inattività qualcosa si muove almeno sul fronte della ristorazione – sottolinea Leonardo Granata, presidente regionale e vicepresidente nazionale di Agriturist, l’associazione degli agriturismi di Confagricoltura, oltre che titolare dell’agriturismo Montesereo a Bastia di Rovolon sui Colli Euganei. “Si può riaprire, anche se solo di giorno e, anche se febbraio non è il mese migliore, molte delle nostre strutture hanno già annunciato che sabato e domenica saranno pronte a riaccogliere la clientela. Naturalmente, come abbiamo sempre fatto nel 2020 segnato dall’emergenza Covid, le riaperture si svolgeranno nel massimo rispetto delle normative sulla sicurezza e con posti limitati. Speriamo poi nella fine di marzo, prima di Pasqua, che con il miglioramento climatico si possa riaprire pure con l’alloggio. Prevediamo, data la difficile situazione europea, anche per il 2021 un turismo di prossimità, seppure allargato alle regioni vicine, sempre più nel segno del relax, della sicurezza, della tranquillità e della lontananza da posti affollati, com’è stato nell’estate 2020”.
Conferma Nunzio Giorio, presidente di Agriturist Padova: “In ottobre sono partite le prime restrizioni e abbiamo vissuto momenti di grande difficoltà – ricorda -. Ora anche riaprire una volta alla settimana ci apre uno spiraglio di speranza, anche perché i costi fissi sono alti e i ristori arrivati sono stati esigui. Però siamo preoccupati in prospettiva futura. Pasqua è tra due mesi e ancora non sappiamo cosa accadrà. Apriremo o la perderemo come l’anno scorso? Saremo ancora chiusi con gli alloggi? Il quadro europeo è preoccupante, i vaccini procedono con lentezza e le prenotazioni per l’estate sono a zero, perché la gente aspetta certezze. Prevediamo una stagione come l’anno scorso un po’ sofferente, con partenza in ritardo e il turismo del Nord Europa che arriverà tra settembre e ottobre”.
Tra chi riaprirà già da sabato molti agriturismi sui Colli Euganei, come l’agriturismo La Buona Terra, di Cervarese Santa Croce, così come l’agriturismo Villa Feriani di Montegalda. Così come l’azienda Dominio di Bagnoli di Sopra. Riaprirà anche il Pianzio a Galzignano Terme, con gli spuntini agrituristici in cantina. L’agriturismo Ca’ De Memi di Piombino Dese è invece pronto a preparare dolci regalo personalizzati per San Valentino. E poi c’è chi, come l’agriturismo Corte Carezzabella di San Martino di Venezze, aprirà le porte sabato alle famiglie per far conoscere il proprio progetto di educazione in natura per bambini dai 3 ai 6 anni.
David Nicoli, dell’agriturismo Millefiori di Rovigo, sta aspettando disposizioni più stabili per ricominciare con gli agriwedding: “Ho richiesta di matrimoni per maggio e giugno, ma come facciamo a organizzare con gli stop & go da giallo ad arancione e viceversa? Idem per le feste di laurea, i battesimi e le cresime, che sono state rinviate di mesi. Un nuovo fronte potrebbe aprirsi con la chiusura delle fiere”.