I finalisti dell’edizione 2023 dell’Oscar Green, premio per l’innovazione in agricoltura promosso dai giovani di Coldiretti, si sono distinti per fantasia imprenditoriale e per la sostanza di progetti. La cerimonia si è tenuta nella “Tenuta di Cavallino” prima stalla storica ristrutturata ed adibita a ristorante, con locali che conservano tuttora i tratti originali dell’annesso rustico cinquanta neo imprenditori si sono contesi il podio della 17^ edizione. Hanno partecipato tutti i presidenti provinciali di Coldiretti Veneto con il direttore regionale Marina Montedoro, il Sindaco di Cavallino Tre Porti Roberta Nesto e la delegata nazionale di Giovani Impresa Veronica Barbati in collegamento on line. In platea gli Assessori regionali Cristiano Corazzari e Francesco Calzavara, i consiglieri Lucas Pavanetto, Fabiano Barbisan. Presente il Presidente dell’Anci Giovani Roberto Bazzarello. Per Verona erano presenti il Presidente Alex Vantini e il Direttore Giuseppe Ruffini. Sei i giovani veronesi candidati tutti laureati o con un diploma di agraria in tasca. Alla premiazione presente il governatore Luca Zaia. C’è Alessandro Filippi, 28 anni di Lazise, influencer che ogni giorno alle 19 fa aggiornamenti su Youtube raccontando la sua vita di imprenditore agricolo ai coetanei direttamente dall’Agriturismo di famiglia. Tutti i giorni si collega con i suoi quasi 65mila followers arrivando anche a 400mila visualizzazioni e spiegando la vita del contadino, come quando ha immortalato con la sua go-pro la sua prima volta sul trattore per l’aratura. A lui è andato il premio ex equo per la categoria “Impresa Digitale”. Presente anche Riccardo Poli, 38 anni di Cerro Veronese, reso celebre dalla sua scalata di pochi giorni fa sulla palestra di roccia in Val Borago per recuperare uno sciame. La sua partecipazione a Oscar Green è collegata però al suo impegno verso le popolazioni africane della Guinea Bissau. Il suo obiettivo quello di formare nuovi apicoltori che possano contribuire a integrare l’alimentazione infantile con il miele e allo stesso tempo riescano a sviluppare nuove economie locali. Serena Bellè, trent’anni, pensa invece alle famiglie del suo territorio, quello dell’areale di Sona e propone le settimane verdi nella sua fattoria didattica. Qui i bambini, una volta finita la scuola, possono passare le giornate all’aperto in contatto con animali e la natura sollevando così i genitori che ancora lavorano. Tra le attività proposte c’è anche la Sbrisolona confezionata dai piccoli letteralmente da cima a fondo raccogliendo l’orzo in campo che poi macinano a mano con la pietra del piccolo molino presente in azienda. Riccardo Verzè ha 31 anni e con la famiglia gestisce un agriturismo a Cazzano su un cucuzzolo che sovrasta la Val Tramigna. Su quel cucuzzolo ora ci sono anche le Pecore Brogna perché Riccardo ha deciso di salvaguardare una razza antica ormai quasi abbandonata nel territorio veronese. L’ha spinto la volontà di non disperdere il grande patrimonio di biodiversità legato a una razza dalle molteplici potenzialità. Lucrezia Moroni, 22 anni di Verona, sta ancora studiando ma è già coadiuvante nell’azienda di famiglia dove sta sperimentando l’utilizzo dell’ozono nelle pratiche agronomiche in viticoltura. La filiera ne beneficia in sostenibilità, sicurezza alimentare e in qualità. Il sesto candidato è Simone Zocca, 32 anni di Bussolengo che nelle serre del padre coltiva l’alga Spirulina. L’idea vincente è stata quella di fare rete con altri cinque imprenditori per produrre un integratore proteico per utilizzo umano e animale.