Si interrompe nel freddo gelido del Rigamonti la striscia di tredici risultati utili consecutivi del Chievo, contro un Brescia che in campionato non vinceva da sei giornate. Generosi ma imprecisi i gialloblu, puniti severamente da Ayè che approfitta di una dormita generale della difesa. Il turnover messo in atto da Aglietti non ha avuto i frutti sperati, a fronte della stanchezza dei giocatori con più minuti nelle gambe. Una brusca frenata inattesa, che va comunque messa in conto nel lungo e tortuoso cammino che spetta al Chievo da qui a maggio.
LA FRASE
Parla il tecnico Aglietti: “Abbiamo fatto una buona partita, non meritavamo di perdere. Bisogna essere onesti, come ho detto che non meritavamo di vincere con la Reggiana. Talvolta le prestazioni non vanno di pari passo con i risultati. La squadra ha giocato, ha approcciato bene la partita ed è mancata un po’ di cattiveria e un pizzico di fortuna. Sul gol ci siamo fatti sorprendere tra le linee e da lì si è fatta più difficile. Alla squadra posso dire poco: ci abbiamo provato fino alla fine e non ci siamo riusciti, ma si riparte con fiducia perché quella di Brescia è stata la migliore prestazione delle ultime partite!”
IL MIGLIORE
In una partita dove si salvano in pochi in termini di voti, Leverbe è determinante a tenere a galla i suoi evitando che il passivo diventasse più pesante. Nel primo tempo si fa metà campo di corsa recuperando su Ayè lanciato da solo a rete, costringendolo a rallentare. Poco dopo si immola su Donnarumma che calcia a colpo sicuro, un intervento che vale come un gol. Sulla rete del Brescia prova invano a salvare in scivolata. A centrocampo Obi lotta e ringhia su ogni pallone, correndo anche per i compagni. Avrebbe sui piedi l’occasione del pari, ma strozza troppo il diagonale.
LA CLASSIFICA
I gialloblu mancano così la ghiotta occasione di portarsi a -2 dalla testa, non approfittando del pareggio dell’Empoli in casa della Spal e della sconfitta del Monza per mano del Pisa. Proprio la squadra brianzola è attesa sabato prossimo al Bentegodi, in una sfida determinante per i vertici della classifica. Ci sarà da lottare contro la forza di fuoco – e di soldi – della squadra di Balotelli e soci.
Jacopo Segalotto
