Non benissimo, ma la prima risposta c’è stata. “Per un’ora ho visto certe cose che mi sono proprio piaciute’ ha detto Aglietti. Come prima, non c’è male, davvero.
LA NOVITA’. Subito un cambio, non solo tattico, ma anche tecnico. E’ un Chievo-qualità, quello che sceglie Aglietti per la sua prima in panchina. Dentro Giaccherini e Vignato assieme, con Marcolini era successo raramente. Nuova anche la posizione, più tridente che altro, liberi di muoversi alle spalle di Djordjevic, preferito a Meggiorini come punta centrale.
L’ATTEGGIAMENTO. Il Chievo è piaciuto, almeno per un’ora, anche sul piano dell’atteggiamento. Ha giocato più spesso per vincere, ha cercato di far la partita, ha lasciato da parte le scorie di un momento comunque negativo. Sotto questo aspetto, ha dato ad Aglietti una bella risposta. “C’è tutto il tempo per centrare l’obiettivo” aveva detto Aglietti alla vigilia. Il Chievo di Ascoli gli ha fatto capire che ci sono anche i mezzi per farlo.
LA CLASSIFICA. I play off restano a un punto, il Frosinone, secondo, a 9 lunghezze. Tante, indubbiamente, ma non impossibili da rimontare, almeno a giudicare dalle sensazioni del gruppo. In ogni caso, l’obiettivo restano, per ora, i play off, che per Aglietti sono tra l’altro, un bellissimo ricordo. Quindi, adesso, non servono parole, ma punti. A cominciare da lunedì prossimo, quando al Bentegodi arriverà il Cosenza dell’ex Bepi Pillon. Inviato da Posta per Windows 10