Il Questore di Verona ha emanato i provvedimenti sanzionatori contro i cinque ragazzi protagonisti di un’aggressione a Porta Vescovo lo scorso 24 aprile. I provvedimenti impongono a tre minorenni il divieto di accesso ad alcuni pubblici esercizi di Verona e nei confronti di altri due, anch’essi minorenni, hanno fatto scattare l’avviso orale del Questore.
Aggressione a Porta Vescovo: la ricostruzione
I giovani destinatari delle misure di prevenzione sono quelli che, lo scorso 24 aprile, si sono resi responsabili del reato di rapina in concorso ai danni di un coetaneo e aggressione in zona Porta Vescovo.
Dopo averlo avvicinato nel sottopassaggio di via Barana, una volta isolatolo dai suoi amici, avevano costretto il ragazzo a seguirli in vicolo XX Settembre. Lì, avevano prima minacciato di fargli del male se avesse chiamato qualcuno, dopodiché lo avevano rapinato delle scarpe lasciandolo a piedi scalzi sotto la pioggia.
La condotta agita dal gruppo, oltre a costituire reato, è stata ritenuta particolarmente allarmante non solo perché evidente frutto di un modus operandi studiato, ma anche per le tecniche intimidatorie utilizzate e, soprattutto, per la giovanissima età dei ragazzi che se ne sono resi responsabili.
Sanzionati cinque ragazzi
Queste considerazioni hanno indotto il Questore di Verona ad avviare nei loro confronti un percorso che parte da provvedimenti sanzionatori e che mira ad auspicabili meccanismi di recupero sui quali vigilerà il personale della Divisione Anticrimine della Questura.
A tre di loro sarà vietato accedere, per i prossimi diciotto mesi, a trenta esercizi pubblici di Via XX Settembre, Piazza XVI Ottobre, Via San Nazaro, Via Cantarane, Via Gaetano Trezza, Via Barana, Via Torbido e Corso Venezia. Il provvedimento, inoltre, impone ai tre minorenni di non stazionare, per lo stesso periodo, nelle immediate vicinanze di questi locali riconoscendo loro solamente la facoltà di transitare senza sosta in quelle zone mantenendo, in tali circostanze, sempre adeguata distanza da quegli esercizi pubblici.
Nei confronti degli altri due ragazzi, anche loro minorenni, è scattata la misura di prevenzione – ancora più grave – dell’avviso orale, che avrà efficacia fino al compimento della maggiore età.