Agec, prime assegnazioni di alloggi Si tratta di 47 alloggi sociali, 7 dei quali sono da riattare. Previsto il canone convenzionato

Il Consiglio di Amministrazione di Agec ha approvato 47 assegnazioni di alloggi sociali, 7 delle quali riguardano unità immobiliari da riattare e poi assegnare a canone convenzionato, presentato in Sala Arazzi lo scorso settembre alla presenza degli assessori comunali Bertucco e Ceni. Nello specifico, delle sette unità da riattare, cinque (situate quattro a nord e una a est della città) sono state assegnate alla Cooperativa sociale “La Casa per gli Immigrati”, che le utilizzerà per affrontare l’emergenza abitativa segnalata dal collettivo Paratodos. Altri 2 alloggi da riattare (situati uno a est e uno a sud della città) sono stati assegnati alla Fondazione Pia Opera Ciccarelli Onlus, che li destinerà alla sistemazione di propri operatori professionali (infermieri). “Si tratta delle primissime applicazioni del nuovo regolamento finalizzato ad instaurare una positiva sinergia con le diverse organizzazioni della società civile veronese per il recupero degli sfitti” commenta la Presidente Agec Anita Viviani. “Tale sinergia ha il duplice effetto di aprire, da una parte, l’azienda alle istanze provenienti da categorie di utenza (come lavoratori, ma anche studenti) che non sono quelle tradizionali di Agec, in larga prevalenza composta da famiglie disagiate e da anziani, e di ottenere, dall’altra parte, il coinvolgimento della società civile veronese nel recupero degli sfitti”. Le due realtà assegnatarie si impegnano infatti a riattare gli appartamenti secondo le indicazioni e gli standard indicati dagli uffici tecnici di Agec, ricevendo in cambio lo sconto del canone di affitto fino a completa copertura dell’investimento sostenuto. Secondo la richiesta avanzata dalla Cooperativa sociale La Casa per gli Immigrati, nata a Verona nel 1991 e che fino ad oggi ha dato una casa a prezzi agevolati a centinaia di persone, i 5 alloggi verranno messi a disposizione prioritariamente di persone oggi ospitate presso il Ghibellin Fuggiasco del collettivo Paratodos, secondo le modalità e le condizioni proprie della cooperativa. “La cooperativa La Casa per gli immigrati oggi gestisce una cinquantina di appartamenti; una parte per famiglie e l’altra come co-housing per lavoratori singoli che partecipano alle spese con una quota mensile” illustra Renzo Fior, presidente della cooperativa sociale La Casa per gli Immigrati. L’ingegner Sergio Menon, già dirigente comunale, ora volontario della cooperativa sociale La Casa per gli Immigrati, ha ipotizzato che i primi riatti di cui la cooperativa si è fatta carico, potrebbero concludersi già a metà febbraio. Per quanto riguarda la Fondazione Pia Opera Ciccarelli, oltre all’assegnazione, si sta valutando la possibilità, che sarà oggetto di eventuale, specifico e successivo protocollo di intesa, di erogare qualche servizio professionale a favore degli inquilini Agec. Quest’altro passaggio incrementerebbe ulteriormente il valore sociale della sinergia. L’assessore comunale al Bilancio Michele Bertucco e l’assessora alle Politiche sociali e abitative Luisa Ceni, intervenuti in quanto assessori di riferimento del Tavolo per l’Abitare che si svolge a Palazzo Barbieri, hanno espresso soddisfazione per queste prime assegnazioni che costituiscono un tassello importante della strategia del Comune di Verona nell’affrontare il problema dell’emergenza abitativa.