E’ terminato con una chiusura da parte delle Organizzazioni Sindacali, senza significativi passi in avanti, il tentativo di conciliazione che si è svolto questa mattina – da remoto, per rispetto delle procedure di sicurezza Covid – in Prefettura fra la presidenza e direzione di Agec con il Comune di Verona e le organizzazioni sindacali che rappresentano il personale con contratto nazionale “Funzioni locali”.
Si è trattato del secondo incontro fra le parti, dopo quello del 26 marzo scorso.
La posizione di Agec e del suo presidente Maurizio Ascione al riguardo è chiara:
Agec ritiene infatti essenziale il ruolo del proprio personale come strumento primo per il raggiungimento degli obiettivi sociali; Alla luce di quanto accaduto in altre realtà pubbliche veronesi nel recente passato, Agec vuole realizzare accordi integrativi che da un lato vadano a premiare performance realmente migliorative e chiaramente esplicitate; dall’altro, vengano raggiunti all’interno di un quadro normativo certo; A tal fine, Agec ha già predisposto un “Fondo per il salario accessorio” che risulta di gran lunga superiore e maggiormente capiente rispetto alle risorse messe a disposizione nel passato, anche rispetto a quanto a suo tempo previsto dalla stessa amministrazione comunale. L’incremento è valutabile in 450mila€ nell’arco del triennio in corso;
Agec ha sviluppato e trasmesso una proposta di sistema di misurazione e valutazione della performance che sarà portato in delibera del Cda martedì, ma che l’azienda è disponibile a rivedere assieme alle rappresentanze in qualunque successivo momento.
Agec conferma l’erogazione dei premi di risultato vigenti sebbene in assenza di una piattaforma contrattuale aggiornata e sottoscritta (a giorni verrà erogato il premio relativo al 2020). Agec ribadisce la volontà di arrivare in tempi brevi ad una contrattazione integrativa che premi l’impegno dei suoi Collaboratori così come la volontà di raggiungerlo nel totale rispetto delle normative vigenti.