Come sta l’Agec? Il bilancio consuntivo 2016 è in attivo. “E’ già il secondo anno”, dice con soddisfazione il direttore generale Maria Cristina Motta, “ma è un… di più, perchè Agec ha l’obbligo di chiudere in pareggio. E tutto questo a fronte di 6 mila interventi sugli edifici. Resta peralto il capitolo pesante del mutuo sulle farmacie, ma il servizio sociale è di livello più che buono”. E’ la sintesi della valutazione che il direttore generale ha fatto presentando i dati insieme con il presidente Massimo Galli Righi. Si è puntato, si legge in una nota, al consolidamento dell’azienda nel segno della trasparenza. L’utile netto è pari a 89.950 euro, in linea con il 2015, nonché con le previsioni del piano 2016. Dal punto di vista dei ricavi, il settore che contribuisce maggiormente ai risultati rimane quello delle farmacie cittadine con circa 20 milioni di euro (35% sul totale valore della produzione), seguito dal settore ristorazione con 18,8 milioni di euro (32%), che nel 2016 ha subito una sensibile riduzione del canone, in parte assorbito dal fatturato sviluppato dal nuovo settore di guardiania e custodia museale. Il risultato netto complessivo dell’esercizio 2016 si mantiene in linea sia con quello dell’anno precedente, sia con i risultati attesi nel bilancio di previsione 2016 approvato dal CdA di Agec. Per quanto riguarda le manutenzioni nel settore immobiliare, Agec nel 2016 ha investito 1,6 milioni di euro per 5.999 interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria con un incremento del 45% sul 2015 e, per far fronte alle crescenti necessità manutentive del patrimonio gestito, Agec ha partecipato ad un bando della Regione Veneto per l’assegnazione di finanziamenti finalizzati alla ristrutturazione di alloggi di Edilizia residenziale pubblica. La prossima amministrazione avrà il compito di occuparsi dell’alienazione di Palazzo Diamanti il cui ricavato dovrà essere investito nell’acquisto di nuovi appartamenti.