La città di Verona ospita la prima edizione dell’Africae Festival, un evento dedicato alle tematiche dell’afrodiscendenza e al continente africano, organizzato da Nigrizia, il Museo Africano e ala FondazioneNigrizia onlus. Il festival, che si terrà dal 14 al 16 giugno 2024, mira a promuovere valori di inclusione e interazione attraverso parole, musica e molto altro.
Africae Festival ai nastri di partenza
Africae Festival, che prosegue il cammino iniziato dalla kermesse “Ma Che Estate” (2006-2023), è concepito come un crocevia di incontri e dibattiti che mirano a sradicare stereotipi e promuovere l’inclusione e l’interazione tra Italia e Africa. Il festival prende il nome dal latino “Africae” per evocare le antiche radici del rapporto tra le due sponde del Mediterraneo, ma anche per sottolineare la varietà di un continente spesso percepito erroneamente come omogeneo.
“E’ un piacere come Amministrazione esserci anche quest’anno per valorizzare le tante storie di ragazze e ragazzi afrodiscendenti che vivono nella nostra città, un momento di incontro e confronto ma anche di musica per stare insieme e per coltivare la storia delle Afriche e delle esperienze che si incontrano grazie a Fondazione Nigrizia”, ha detto l’assessore alle Pari opportunità Jacopo Buffolo.
Il programma comprende una parte giornaliera, fatta di conferenze e dibattiti, e una serale, con spazio a musica, concerti e pista da ballo.
Negli incontri diurni, spazio ad alcuni dei nomi più importanti della scena africanistica italiana. I temi in programma non si limitano alla stretta attualità da hard news (guerre, crisi umanitarie, casi di corruzione etc) e toccano un ampio arco di soggetti: dalle migrazioni climatiche, al ruolo dell’Italia in Africa, dalle innovazioni nella letteratura afrodiscendente fino a riflessioni sul cosiddetto porno della povertà.
Tra i relatori ci saranno personalità di spicco come Nancy Porsia, Valerio Nicolosi, Wissal Houbabi, Theo Imani, Mario Giro e Sarah Kamsu.
Alla sera, la vetrina è tutta per la musica a trazione afrodiscendente e della diaspora, intesa nelle loro varie declinazioni, con artisti di calibro nazionale e internazionale come Elhzo, Lenna Bahule, Epoque e Dudù Kouate.