Adige, allerta rossa. Avviso di criticità fino alle 20 di domani 1 novembre Per la piena del fiume chiuso completamente Ponte Nuovo dove sono in corso i lavori di manutenzione dell’infrastruttura. In tilt la viabilità e apertura straordinaria della Ztl. Ordinanze di chiusura anche nei Comuni di Bussolengo e Pescantina

foto Martin

Il livello dell’Adige, a causa delle forti piogge, ha tenuto i veronesi con il fiato sospeso. Di prima mattina è stato subito chiuso Ponte Nuovo: il livello dell’acqua ha infatti sfiorato il cantiere costruito sotto l’infrastruttura dove da anni sono in corso i lavori di manutenzione.
Lo stop ha mandato in tilt, se già non lo era prima, la viabilità.
L’amministrazione, vista la chiusura in via precauzionale di Ponte Nuovo per la piena dell’Adige, ha deciso l’apertura in via straordinaria della Ztl. Ciò per defluire il flusso viabilistico in particolare nelle arterie vicine a Ponte Nuovo.
Nel pomeriggio essendoci il rischio di raggiungere la terza soglia di allerta della piena dell’Adige in città, con il colmo verso le 20, il sindaco Damiano Tommasi ha firmato l’ordinanza di attivazione del Centro Operativo Comunale in via Sommacampagna.
I volontari, coordinati dal Comandante della Polizia Locale e Protezione Civile Verona di Verona Luigi Altamura, hanno posizionato le griglie nei punti prestabiliti lungo gli argini dell’Adige.
Alla luce degli eventi si è rivelata molto utile la simulazione rappresentata dall’esercitazione in Adige che si è svolta domenica. In mattinata la Provincia di Trento, in accordo con la Regione Veneto, ha deciso di aprire la galleria Adige-Garda per togliere pressione alla città di Verona.
Una valutazione condivisa per mettere al primo posto la sicurezza dei territori colpiti da questa ondata di maltempo.
Prosegue inoltre l’attività di monitoraggio della situazione in tempo reale, con la Polizia locale che presidia i ponti della città. Il Ponte Nuovo rimane ancora chiuso, dal momento che è interessato da un cantiere con un’impalcatura su cui potrebbero registrarsi delle criticità, non solo per il grande flusso di acqua, ma anche per il materiale che sta scendendo sul letto del fiume dal Trentino Alto Adige.

Emergenza: chiude il ponte di Arcè

Doppia ordinanza di chiusura del ponte di Arcè, da parte dei comandi della Polizia locale di Bussolengo e Pescantina per la piena dell’Adige. Per Bussolengo viene ordinata, inoltre, la chiusura al transito di tutte le categorie di veicoli e pedoni invia Albere, Strada per Pol e Strada delle Strenture. Per Pescantina la chiusura è prevista in via dei Pini, via Porto a Settimo, per la strada di accesso al fiume in via Ponte all’intersezione con via Risorgimento e corso san Lorenzo, in via Piazzola ad Arcè, lungo tutto il tratto della strada Alzaia che va da Santa Lucia di Pescantina a Settimo. Lungo tutte le aperture verso il fiume sono state installate le paratie a cura degli operai dei due Comuni. L’allerta è in corso e l’Adige sta aumentando il livello, trascinando tronchi e interi alberi. Il ponte di Settimo è già chiusi per i lavori di ristrutturazione e pertanto rimangono praticabili il ponte di Pescantina e quello della superstrada.
lc

Tra frane e smottamenti viabilità provinciale in crisi. In Località Bellori di Grezzana e a Marano di Valpolicella

Le forti precipitazioni delle scorse ore hanno provocato eventi franosi e smottamenti che hanno interessato anche la viabilità provinciale. Sulla Sp 14B, in località Bellori di Grezzana, una frana ha occupato parte della carreggiata. La Provincia, con la ditta incaricata alle manutenzioni, è intervenuta questa mattina alle 6,30 per rimuovere il materiale sceso dal versante di monte. Sotto osservazione, inoltre, un secondo tratto della Sp 14B, a nord di Arzerè, già regolato da tempo con un restringimento della strada, il senso unico alternato e il limite di 30 km/h per un cedimento parziale della carreggiata sul lato di valle. Nella frazione Valgatara di Marano di Valpolicella, si è verificato il crollo parziale di un muretto privato lungo il versante di monte della Sp 34A, in località Masua. Sul posto si è subito recata la protezione civile con il gruppo Associazione Italiana Soccorritori della Valpolicella. La Provincia interverrà questa mattina per rimuovere il materiale. La strada rimane, anche in questo caso, transitabile.
Il Settore Viabilità del Palazzo Scaligero non esclude nuovi eventi franosi nelle prossime ore causati dalle intense precipitazioni. Infine, l’Unità di Protezione Civile della Provincia di Verona, in coordinamento con il Comune di Verona e in accordo con la Sala Operativa della Regione Veneto, ha attivato i gruppi di Dolcè, Sant’Ambrogio, San Pietro in Cariano e Verona città per il monitoraggio della piena del fiume Adige e i presidi sui ponti.

Criticità nella zona del Basso Adige

Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile del Veneto, alla luce delle previsioni meteo emesse da Arpav, ha emesso un nuovo avviso di criticità valido dalle ore 14 di oggi alle ore 20 di domani 1° novembre. Le previsioni meteo indicano residue precipitazioni nel primo pomeriggio di oggi, nel complesso di modesta entità, salvo qualche locale rovescio. In seguito precipitazioni assenti. Fino a parte del pomeriggio i venti saranno ancora tesi e a tratti forti, anche con raffiche, su costa, pianura centro meridionale, zone prealpine e pedemontane centro occidentali.In considerazione di tale scenario, è stata definita una criticità idraulica rossa nelle zone Adige-Garda e Monti Lessini, e Po, Fissero-Tartaro-CanalBianco e Basso Adige riferita alla piena del Fiume Adige.Nelle zone in allerta idraulica è previsto un innalzamento significativo del livello dei corsi d’acqua principali; probabile superamento della prima soglia idrometrica su Piave Pedemontano, Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Basso Brenta -Bacchiglione, Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna, della seconda soglia idrometrica su Livenza, Lemene e Tagliamento e della terza soglia idrometrica sulle zone Adige-Garda e Monti Lessini, e Po, Fissero-Tartaro-CanalBianco e Basso Adige, con inondazione delle are limitrofe e golenali; sulle zone in allerta rossa possibili scenari rilevanti (erosione delle sponde, tracimazione, sifonamento, rotture arginali, sormonto di ponti e altre opere).

Lago, un trend di crescita dei livelli

La disponibilità idrica è più che buona e ha registrato ulteriori incrementi rispetto alla scorsa settimana. Le piogge copiose cadute nel Bacino hanno ingrossato il Po e la gran parte dei suoi affluenti e per questa ragione che il Segretario Generale dell’ADBPo-Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po, Alessandro Bratti, in apertura dell’odierno Osservatorio sugli Utilizzi Idrici – che vede oggi la sua ultima seduta stagionale – ha coinvolto Gianluca Zanichelli, direttore vicario di AIPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, per un’informativa generale sulle condizioni d’allerta idrogeologica nel distretto e nei singoli bacini interessati dalle ondate di piena. Zanichelli ha rimarcato criticità rilevate nelle ore precedenti sul Nure nel Piacentino, Parma, Baganza e Taro nel Parmense, Mella nel Bresciano e sul Seveso che è fuoriuscito nel Milanese. Anche il Po ha subìto un incremento di portata in tutte le sezioni di riferimento, ma la situazione complessiva è sotto controllo.
Nel dettaglio, si sono osservate precipitazioni diffuse sul Bacino del fiume Po, con fenomeni più estesi e consistenti che hanno interessato la parte centro-orientale del Distretto. Il calo termico è stato pressoché generale. Le sezioni principali del fiume Po, come detto, soprattutto negli ultimi giorni hanno registrato un consistente incremento delle portate in transito. I valori di deflusso risultano essere prossimi a quelli tipici del periodo: tutte le sezioni registrano valori superiori a quelli di magra ordinaria. Per i prossimi giorni invece si attende un progressivo aumento dei deflussi. L’indice SFI (Standardized Flow Index), calcolato negli ultimi 30 giorni, identifica una condizione idrologica “nella norma” lungo tutta l’asta. A breve è previsto un ulteriore lieve calo delle temperature con la presenza di precipitazioni ancora diffuse su Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto; fenomeni precipitativi minori, invece, sono attesi sulle aree pianeggianti e collinari del Nord-Ovest.
Prime nevicate di rilievo sulle Alpi. Il valore di SWE (Snow Water Equivalent) complessivo, calcolato per gli ambiti territoriali evidenzia, sulla base dei dati oggi disponibili, la presenza di neve sui principali rilievi alpini. Le altezze idrometriche dei Grandi Laghi risultano essere superiori ai valori tipici del periodo, ad eccezione del Lago d’Iseo, con un andamento però tendente alla riduzione. Soltanto per il Lago di Garda si osserva un trend crescente dell’altezza idrometrica. Le portate erogate risultano essere superiori ai valori di riferimento, ad eccezione del Garda. L’indice standardizzato calcolato negli ultimi 30 giorni per i volumi d’invaso regolati dei Grandi Laghi identifica condizioni idriche “nella norma”.