L’analisi è lucida come sempre. Flavio Tosi l’ha affidata alle pagine di “Repubblica”, senza tanti giri di parole, senza troppi peli sulla lingua. Del resto, tutto si può dire di lui, non che gli manchi lucidità di pensiero, nè spessore politico. Flavio Tosi punta il dito contro Zaia, il Governatore del Veneto. “Lui ha voluto Sboarina a ttti i costi, si è speso fino all’ultimo e vi spiego perchè”, dice Tosi, che parte da un concetto sul quale sarà opportuno tornare.
“Sboarina è il sindaco perfetto per Zaia, che infatti in questi anni ha dato zero euro all’aeroporto di Verona e 40 milioni di euro a quello di Treviso…D’altra parte, che oggi il triangolo forte nel Veneto sia Venezia, Padova e Treviso, non lo scopriamo ora…”.
Tosi torna anche sul voto di domenica: “Credo che un terzo dei miei sia andato al lago, un terzo ha votato per Sboarina e un terzo per Tommasi. Sboarina? L’ho cercato fino all’ultimo momento utile per unire le forze, non ha voluto farlo. Ci sono i messaggi che lo dimostrano. Non so se avrebbe vinto, certo il distacco è rimasto lo stesso del primo turno…”.
Dice che non c’è feeling, con Sboarina “…ma non è vero che lo volevo far fuori. Altrimenti non gli avrei proposto l’apparentamento. Vero, non c’è feeling, ma questo è un altro discorso. E comunque, che avesse amministrato male lo sapevano tutti, anche Salvini, che avrebbe appoggiato volentieri il sottoscritto…”
Flavio Tosi augura a Tommasi buon lavoro. “Lo stimo, è una persona intelligente. Molto dipenderà dalla squadra che riuscirà a fare”.
Quanto a Verona, osserva, “…non è una città estremista e penso che gli strappi di Sboarina negli utlmii giorni, siano stati negativi. Verona è città moderata, da sempre…”
Una città “democristiana” dice. “E anch’io mi sento così”.