“Siamo soddisfatti che finalmente, dopo tanti anni, chi va a governare sia scelto direttamente dagli italiani – sottolinea Alberto De Togni, presidente di Confagricoltura Verona -. C’è però un po’ di preoccupazione per l’aumento dell’astensionismo, lievitato di dieci punti rispetto alle ultime elezioni politiche. Per quanto riguarda la coalizione che ha vinto, riteniamo che abbia tutte le carte in regola per poter tentare di affrontare la gestione del nostro Paese in maniera corretta. Il mio augurio è che si prosegua sulla linea e sul metodo dettati da Mario Draghi, cioè con un approccio ai problemi e alla loro risoluzione che sia responsabile, di buon senso e pragmatico. Ovviamente do per scontato che ci sia un’assoluta continuità sulla politica estera, soprattutto nei rapporti con l’Europa, che in questo momento ritengo siano di prioritaria importanza”.
CASARTIGIANI. “Come Associazione di categoria non possiamo che augurare buon lavoro ai vincitori di queste elezioni politiche – commenta Luca Luppi, Presidente di Casartigiani Verona -, ma come lavoratori e imprenditori non possiamo che continuare a sollecitare chi governerà a mettere al centro della loro azione politica la tenuta delle imprese e del sistema produttivo italiano”.
Il giorno dopo le elezioni, Casartigiani Verona torna a puntare l’attenzione sulla situazione delle imprese e del mondo del lavoro chiedendo interventi urgenti al nuovo esecutivo. Priorità: contenimento del costo delle bollette, riduzione degli oneri per i dipendenti a carico della azienda e taglio dell’Iva sui beni di prima necessità solo per citarne alcune.
Azioni non più prorogabili per permettere alle imprese di non chiudere per sempre, a Verona e provincia, infatti, da gennaio a giugno 2022 si sono registrate 1.075 procedure di fallimento in corso o concluse, contro le 993 del 2021 e le 854 del 2020 (dati CCIAA Verona). “Numeri che ci devono far riflettere e che mostrano a tutti la difficoltà del fare impresa in questo Paese – continua Luppi -. A chi avrà responsabilità di governo chiediamo a gran voce di non dimenticarsi delle promesse elettorali e di mettersi subito a lavoro sui provvedimenti più urgenti”.
CONFCOMMERCIO. “L’auspicio è che tutti gli eletti, ma in particolare i Deputati e i Senatori veronesi e del Veneto, nuovi e riconfermati, di qualsiasi schieramento politico, tengano presenti i documenti con le richieste e le proposte di Confartigianato, che nelle scorse settimane di campagna elettorale li hanno raggiunti sia a livello nazionale, sia regionale e sia su nostra iniziativa”. Questo il commento di Roberto Iraci Sareri, Presidente di Confartigianato Imprese Verona, all’indomani del risultato delle Elezioni Politiche.
“Alla coalizione che ha ottenuto la fiducia dei cittadini – continua – torniamo a chiedere di saper guardare ed ascoltare la realtà produttiva rappresentata da 4,4 milioni di artigiani e di micro e piccole imprese con 10,8 milioni di addetti. Tradotto in peso sull’economia, significa il 99,4% del nostro tessuto imprenditoriale e il 64% del totale degli occupati. Per noi è inconcepibile che la politica non presti attenzione a questo universo di imprenditori che tiene in piedi, nel vero senso della parola, il nostro Paese”.
“Quella attuale non è la situazione migliore in cui ritrovarsi a governare la nazione – aggiunge il Presidente Iraci Sareri – e credo serva molta lucidità, buon senso e grande coraggio per realizzare in tempi rapidi provvedimenti incisivi e in grado di salvare il presente, con più di uno sguardo al
futuro. Ci sono migliaia di imprenditori pronti a sospendere l’attività, perché non concepiscono il fatto di dover lavorare come dannati solamente per pagare bollette che non hanno alcuna ragione concreta di essere così alte”.