Lo scorso novembre Luca Pizzini, campione veronese nei 200 metri rana di nuoto, ha ricevuto dall’Assessore allo Sport Filippo Rando in Sala Arazzi la medaglia delle Benemerenze sportive del Coni per la stagione 2018.
“La stagione 2017/18 è stata quella più proficua per me”, – afferma Pizzini – “infatti, oltre al terzo posto agli Europei di Glasgow, è culminata con un tempo che non avevo mai fatto prima. Ricevere questo riconoscimento mi ha reso orgoglioso, perché quando vai a fare le gare internazionali prima di tutto rappresenti l’Italia, poi rappresentare la mia città mi rende ancora più fiero”.
L’ultima stagione invece non è stata all’altezza delle aspettative per alcuni problemi fisici che comunque non gli hanno impedito di centrare l’argento ai Campionati Assoluti di Riccione a dicembre: “Per quest’anno appena concluso mi darei come voto un 6, perché prima di tutto non sono riuscito a centrare l’obiettivo che mi ero prefissato, ovvero un’ipotetica finale ai Mondiali di Gwangju. La preparazione non è stata perfetta, non dal punto di vista tecnico ma perché ho avuto dei problemi di salute che mi sono portato dietro tutto l’anno. La stagione è finita comunque con l’argento ai Campionati Italiani, anche se questo risultato mi ha bruciato molto, perché arrivare secondo con un tempo così buono non mi ha soddisfatto per niente”.
Adesso lo aspettano i Campionati Assoluti in programma dal 17 al 21 marzo a Riccione, dove chi farà i tempi migliori strapperà un pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020, il prossimo grande appuntamento della stagione di nuoto e non solo. Per farsi trovare pronto a questi futuri impegni, Luca si sta allenando al Centro Federale “Alberto Castagnetti” di Verona, agli ordini di Matteo Giunta, allenatore anche di Federica Pellegrini.
“Per quanto riguarda le piscine, gli spazi e i macchinari non manca niente”. – prosegue Pizzini – “Con l’allenatore seguiamo sempre una preparazione molto metodica e precisa, poi durante l’anno in realtà siamo spesso in giro per il mondo Però mi fa sempre piacere tornare a casa”.
Jacopo Segalotto
“Tante realtà, e tanti giovani che crescono”
Il panorama del nuoto italiano sta attraversando un ottimo momento, con molti giovani atleti che ben hanno figurato anche agli ultimi Europei in vasca corta di Glasgow, dove la nazionale tricolore ha ottenuto il terzo successo consecutivo nella classifica generale con 6 ori, 7 argenti e 7 bronzi, trascinata tra gli altri dalle nuotatrici Martina Carraro, Benedetta Pilato, Simona Quadarella e Margherita Panziera. “Il movimento-nuoto italiano è cresciuto molto negli ultimi 5 anni, ogni 4 anni c’è sempre un ricambio generazionale, un passo obbligatorio soprattutto in questo sport. È un trend positivo che fa bene a tutti, sia i giovani che sono predisposti a fare sempre meglio, sia quelli un po’ più grandi come me perché ci spronano”. In ogni caso la giusta mentalità e l’impegno richiesto sono fondamentali: “Nessuno nasce già atleta, lo acquisisci col tempo, è una cosa che ti deve piacere, soprattutto in uno sport come il nostro che richiede sacrifici e rinunce. Da professionista queste cose con il tempo passano in secondo piano, ma la mente è sempre focalizzata sulla prestazione e su quello che c’è da fare in allenamento”.