Pellissier, ti aspettavi di fare subito così bene?
“Aspettare no, speravo. Indubbiamente vincere è sempre bello, ma la vittoria più grande l’hanno fatta i tifosi. È stato tutto veloce e non è facile giocare contro una squadra che comunque era più affiatata di noi e che non voleva sicuramente perdere. È un inizio molto bello, ci vuole tempo, però speriamo di crescere e formare un gruppo unito, per affrontare qualsiasi tipo di partita che ti capiterà, quelle belle e quelle brutte, sempre a testa alta”.
L’ultima volta che sei stato sotto la curva era al Bentegodi nel giorno del tuo ritiro. Che effetto ti ha fatto stavolta?
“È emozionante, perché capisci realmente quello che hai fatto negli anni. L’appoggio che hanno dato loro a me e alla mia squadra, il fatto che sono venuti in così tanti e che ci seguiranno durante la stagione significa che hanno apprezzato tutto quello che ho fatto durante la mia carriera. Questo dimostra che nella vita quando dai tanto c’è sempre qualcuno che ti ritorna indietro quello che hai dato”.
Ti rivedremo anche in campo quindi, il tuo nome compare nella rosa ufficiale.
“Sì vorrei fare almeno una presenza, non so quando e in che occasione. Prima sicuramente mi dovrò allenare un attimino..”
Mister, quanta gioia hai provato dalla panchina a scendere in campo ?
“Tanta, perché nella mia lunga carriera non mi era mai capitato nulla del genere. Non ho avuto la fortuna di fare piazze con così tanto seguito. Sono emozionato per me, per i giocatori, con un pizzico di invidia nei loro confronti”.
Tu eri un centrocampista con tanta grinta in mezzo al campo. L’hai trasmessa anche ai tuoi ragazzi?
“Probabilmente l’hanno trasmessa loro a me. Io cercavo di trasmettere tranquillità, perché sapevo dell’accoglienza che ci avrebbero fatto e temevo che potessero essere un po’ troppo nervosi. Loro erano belli carichi, ho visto subito che la caricaera positiva. Sono contento, indubbiamente in una partenza simile ci avevamo sperato, soprattutto dopo l’ultima amichevole dove tre ragazzi si erano fatti male e la nostra condizione fisica non era ottimale. La gente ha dato una spinta in più ai ragazzi. Che sia di buon auspicio per il futuro”.
Ci sono molti ragazzi che vengono da fuori Verona. Cosa ne pensi di questa loro passione?
“Non posso che essere stupito e contento, perché hanno scommesso su di loro. Non è facile per i ragazzi, lasciare casa, con il portafoglio vuoto, partire, trovare un appartamento e un lavoro qui, il tutto per inseguire un sogno. È chiaro che quando poi fai partite davanti a tutta questa gente come ci è capitato, io credo che un minimo siano stati ripagati della scelta che hanno fatto”.
LA PREVENDITA. L’entusiasmo aumenta. In vista della seconda partita di campionato, sabato prossimo, ore 15,30, campo di via Sogare, contro il Corbiolo,già un migliaio sono i biglietti prenotati. Non è da escludere che la tribuna di via Sogare sia esaurita, considerando che la capienza è di 1350 spettatori.