“Sulla sanità veneta occorre iniziare a raccontare la verità, uscendo dagli schemi di una narrazione leghista con una sanità veneta eccellente e con il Presidente Zaia pronto ad assumersi solo gli onori e a scaricare sempre le responsabilità degli oneri sugli altri”. La candidata per Veneto Ecologia Solidarietà Patrizia Bartelle attacca sulla questione Citrobacter a Borgo Trento: “Bene la commissione d’inchiesta che vada a fondo della questione ed appuri le eventuali responsabilità, ma la questione del citrobacter a Borgo Trento è conosciuta da mesi in ambito regionale. Come è possibile Zaia affermi ancora oggi di esserne a conoscenza solo dall’11 giugno, quando la Procura di Verona ha aperto un fascicolo nel 2019? Io fatico a crederci, ma se così fosse ci sarebbe un evidente problema nella catena di controllo, dato che i dirigenti a Verona li ha nominati Zaia di concerto con il rettore dell’Università. Si sono persi mesi importanti e la possibilità di salvare le vite di alcuni bambini innocenti, che purtroppo le dimissioni o i licenziamenti dei responsabili di questa tragedia non riporteranno indietro. Sono al fianco dei lavoratori che nei mesi passati hanno denunciato le mancanze del sistema sanitario e mi auguro non siano loro ad essere colpiti dai provvedimenti disciplinari, magari al posto di chi è lautamente retribuito per assumersi responsabilità di vigilanza e controllo sull’erogazione delle prestazioni sanitarie. I fatti di Borgo Trento non sono eventi isolati, in quanto, secondo studi certificati, il 36% dei ricoverati riporta in ospedale un’infezione: non è un dato degno di una sanità eccellente, ma di una sanità che, pur essendo migliore di altre in Italia, denota molteplici carenze, a partire da quelle legate al personale ed ai fondi a disposizione”, termina Bartelle.
“Se Zaia davvero ha saputo della strage di bambini all’ospedale veronese di Borgo Trento soltanto dalla stampa, i casi sono due: o chi amministra la sanità regionale lo ha tenuto all’oscuro di tutto e in questo caso ci sono dirigenti che devono essere rimossi subito, o ci racconta l’ennesima bugia diventando automaticamente lui responsabile di quanto accaduto”, osserva al canto suo Giorgio Pasetto, (+Europa Verona, candidato alle prossime Regionali.
“La sanità è materia di gestione regionale, i responsabili delle aziende sanitarie locali sono nominati direttamente dalla regione. C’è poco da girarci intorno: Zaia abbia per lo meno l’onestà intellettuale e politica di annunciare fin da ora che i dirigenti implicati a qualsiasi titolo in questa spaventosa vicenda non troveranno più posto nella sanità veneta. Purtroppo, invece, si avverte il tentativo dell’insabbiamento e dell’intenzione di scaricare le responsabilità su qualche operatore ospedaliero. Roba da regime nord coreano”.