Addio Traforo, centrodestra all’attacco di Tommasi Tommasi con il nuovo Pums archivia il passaggio sotto le Torricelle. Ma per l’ex sindaco Tosi resta la priorità: “Non consentiremo mai di spostare i 53 milioni previsti dalla Società A4”. Anche la Lega è per la galleria. E sul trasporto Atv è polemica

18072022_PRIMO CONSIGLIO COMUNALE ©DANIELA MARTIN

IIl traforo sì o no? Per l’Amministrazione Tommasi ormai è un No chiaro. Ed è scontro con il centrodestra che è tornato ieri a ribadire la necessità prioritaria per Verona di un collegamento stradale a nord, sotto le Torricelle. Ma nel Pums, piano della mobilità urbana, approvato dalla maggioranza Tommasi, il Traforo non c’è e sparisce anche il sottopasso previsto sotto lo scalo merci di viale Piave per collegare la zona Stadio con Santa Lucia. Non solo: la Giunta Tommasi ha preso contatti con A4 Holding e il ministero delle Infrastrutture per capire se i 53 milioni che la Serenissima ha da tempo pronti per le opere stradali di Verona possono essere impiegati invece che per il Traforo, per altre artertie di nuova costruzione. Perché l’idea sarebbe quella di realizzare la strada di gronda tra la Marangona, la statel 12 e il casello di Verona nord, una nuova tangenziale per sgravare la zona ovest della città. In prima linea contro questa ipotesi l’ex sindaco Flavio Tosi, vicepresidente della commissione Trasporti della Camera che in una conferenza stampa di Forza Italia-Lista Tosi è andato all’attacco: “Siccome su questa ipotesi di dirottare altrove i 53 milioni dell’A4 servirà un parere del ministero delle Infrastrutture (leggi Salvini-ndr), la maggioranza di Governo non sarà favorevole nei confronti di questa proposta di stralcio. Anche perché la strada di gronda non è la priorità per la città”. La priorità, ribadisce, “è il traforo, noi vogliamo il tunnel e anche il sottopasso per bypassare lo scalo merci. In città il traffico è sempre peggio; siamo d’accordo con le piste ciclabili (non le corsie ciclabili), con il potenziamento del trasporto pubblico e la filovia, ma serve il Traforo con due corsie per senso di marcia, arrivando almeno fino a Ca’ di Cozzi e agganciare la Valpolicella. Non ci sono oggi risorse per arrivare fino a Verona nord, ma almeno fino all’Adige sì”. IE sul filobus, Tosi sostiene che vada lasciato in sede mista con le auto private, “perché crerare due corsie dedicate in via Mameli per esempio vorrebbe dire la catastrofe della viabilità”. Sul Traforo è intervenuta anche la Lega con l’ex vicesindaco Luca Zanotto e il consigliere comunale Nicolò Zavarise: “Siamo contrari a seppellire il Traforo e spostare altrove i 53 milioni dell’A4, decisione presa senza dialogo né confronto con la città. Avevamo anche studiato un traforino urbano da 110 milioni perché questa è la priorità, non la nuova tangenziale. E serve anche il sottopasso del Central Park”.