Inaugurata ad Aquardens, alla presenza dell’assessora ai servizi sociali del Comune di Verona Luisa Ceni, la mostra fotografica “Afghanistan: Rose sotto le Spine” dell’artista Oriane Zérah, fotografa eclettica, creativa, che con i suoi scatti racconta il rapporto del Paese e dei suoi abitanti con la natura e la bellezza.
L’Afghanistan negli ultimi quarant’anni è stato dilaniato da conflitti continui e il trait d’union di natura, arte, popolazione rappresenta un nuovo modo di parlare del Paese con le sue bellezze e le sue contraddizioni.
“Aquardens, il Parco Termale più grande d’Italia, vuole offrire a tutti un’occasione di benessere e bellezza, intesa non solo come esperienza per il corpo ma anche per la mente e lo spirito. Per noi è bello poter donare a tutti i visitatori un momento di cultura e approfondimento su una tematica così importante e attuale. La mostra è visitabile nella hall del Parco gratuitamente e chiunque può effettuare una donazione all’Associazione She works for Peace per sostenere i progetti in Afghanistan. ”
“E’ per noi motivo di grande orgoglio – afferma Selene Biffi, Presidente di “She Works for Peace ETS” – portare la mostra in un luogo che pone grande attenzione al benessere in particolare delle donne ma non solo, e riuscire così a dialogare con un pubblico più ampio. Ringrazio il management di Aquardens per questa opportunità e per la sensibilità dimostrata nel voler portare una visione diversa sull’Afghanistan. Ci auguriamo che questa mostra possa contribuire a mantenere accesi i riflettori su un Paese di cui purtroppo si parla troppo poco”.
A sostegno dell’Afghanistan – la mostra rappresenta altresì un’opportunità per conoscere l’associazione non-profit “She Works for Peace ETS”, impegnata nella promozione della formazione e dell’inclusione economica delle donne in Afghanistan. Attraverso progetti innovativi che uniscono l’inclusione economica, la formazione tecnica e la partecipazione a livello locale, She Works for Peace ETS rimette le donne e le loro capacità al centro della vita delle loro famiglie e comunità, promuovendone il ruolo e l’impatto positivo. m.Bar.