Acque Veronesi, il bilancio è ok. Mantovanelli:”Numeri record” "La sostenibilità ambientale non è obbligo ma un'opportunità"

Il consiglio di amministrazione di Acque Veronesi ha approvato il bilancio di sostenibilità ambientale 2019. Il documento, al terzo anno di realizzazione, è la fotografia di ciò che rappresenta il Servizio Idrico Integrato da un punto di vista ambientale, sociale ed economico, rendicontando le performance aziendali e l’impatto dell’attività del gestore sul territorio in cui opera, rivolgendosi a tutti i portatori di interesse, ovvero coloro con cui l’azienda entra in contatto (soci, utenti, fornitori, dipendenti).

“Il bilancio di sostenibilità ambientale non è un obbligo, ma un’opportunità” spiega il presidente di Acque Veronesi Roberto Mantovanelli “che cogliamo come scelta aziendale perché lo riteniamo uno strumento molto importante per misurarci e analizzare attraverso le performance aziendali le opportunità di miglioramento. In un qualsiasi contesto lavorativo, un’azienda che si impone di effettuare le proprie scelte perseguendo uno sviluppo sostenibile si preoccupa degli impatti sociali che va a generare. Acque Veronesi è un’azienda che opera sul territorio e di quel territorio gestisce una risorsa preziosissima, fonte di vita, che è l’acqua” prosegue Mantovanelli.

“Siamo quindi coinvolti in prima linea sulla gestione razionale della risorsa idrica, perché gestiamo di fatto il ciclo dell’acqua e non possiamo non porre attenzione a tutto quello influenza la quantità e dell’acqua che preleviamo dalle falde e che distribuiamo nelle case dei 77 comuni in cui gestiamo il .servizio”.Tra i numeri più significativi del bilancio il valore economico generato da Acque Veronesi nel 2019, oltre 98 milioni di euro, gli oltre 43 milioni di euro di investimenti realizzati, una cifra superiore rispetto a quella programmata, la lunghezza delle reti, poco meno di 6 mila km per l’acquedotto e poco più di 3 mila per la fognatura, la quantità di acqua emunta dalle falde, quasi 108 milioni di metri cubi, quella reinserita in ambiente dopo la depurazione, 70 milioni di metri cubi (che equivalgono a 70 miliardi di litri), i circa 8 mila nuclei familiari agevolati dal bonus idrico e i quasi 5 milioni di kilowatt/ora di energia elettrica autoprodotta.