Acquapark, ippodromo, start up Marangona per tutte le stagioni Non solo alla Spianà: il progetto Wavegarden con onde artificiali per il surf proposto anche in queste aree. Tutte le idee di questi trent’anni

La Marangona, grande area agricola che confina con il Quadrante Europa, di grande pregio e con numerose aziende di coltivazione, è destinata dai piani urbanistici a diventare area produttiva. Dai piani urbanistici alla realtà, molta acqua passa sotto i ponti. Sulle destinazioni ipotizzate per la Marangona negli ultimi 30 anni si potrebbe scrivere un libro: tanto per rendere l’idea l’ultimo capitolo di queste settimane poteva essere l’Acquapark per il surf: la cordata di imprese guidate da Calzedonia di Sandro Veronesi che aveva proposto il maxi progetto alla Spianà, da quanto risulta aveva bussato anche per cercare spazio alla Marangona, un grande contenitore buono per tutti i progetti. Compreso quello chiamato The Wave, l’onda, un grande parco acquatico per i praticanti di surf, capace di produrre in un’ora oltre 1000 onde alte due metri ciascuna. Ma non ha trovato porte aperte. Qui poi, secondo gli amministratori veronesi della Prima Repubblica doveva nascere il parco Scientifico e Tecnologico, quel Parco Star che tanto inchiostro ha fatto consumare e che mai ha visto la luce. Doveva diventare un quartiere ad alta tecnologia, un incubatore anche per start up in grado di richiamare a Verona multinazionali come HP (Hewlett and Packard) con un centro di Ricerca e Sviluppo in grado di sfornare brevetti in collegamento con l’università. Non se ne fece nulla. Sulla Marangona aveva poi messo gli occhi il colosso svedese Ikea ma si schiantò contro il no dell’allora sindaco Sboarina. La Marangona andava bene per la Città della musica, altro progetto che si è spento. Così come si è spenta l’idea del Cimitero verticale partorita ai tempi del sindaco Tosi. Infine, in una delle aree dell’immensa Marangona era stato anche ipotizzato, ai tempi del sindaco Paolo Zanotto, un ippodromo che recuperasse la tradizione ippica di Verona. E alla fine che si fa? L’unico vero progetto in campo per uno dei cinque quadranti in cui è suddivisa la Marangona è l’insediamento logistico dello sviluppatore immobiliare Vgp in Corte Alberti. Tutto il resto è noia.