Cinquecento mila euro (duecentocinquanta mila messi a disposizione dai gestori e duecentocinquantamila dal Consiglio di Bacino) per aiutare chi non ha la possibilità di pagare le bollette del servizio idrico integrato. Questo il fine del Fondo di Solidarietà Sociale, istituito nel 2008 e diventato negli anni il punto di riferimento dei Comuni della provincia veronese per aiutare le fasce di popolazione più debole. Uno strumento più che mai importante in un periodo segnato dal Covid e dal generale impoverimento delle famiglie che grazie all’iniziativa di Acque Veronesi e Azienda Gardesana Servizi quintuplica le possibilità di contributo, passando dai poco più di 100 mila euro degli ultimi due anni ai 500 mila di questo 2020.
“Dalla prima fase di questa emergenza abbiamo cercato di mettere in atto aiuti concreti in favore delle aziende e delle famiglie in difficoltà” spiega il presidente di Acque Veronesi Roberto Mantovanelli, ricordando nel periodo del lockdown la sospensione delle bollette nei mesi di marzo e aprile e la rateizzazione in favore delle attività economiche. “Considerato il prolungamento dell’emergenza ma anche il graduale aumento della difficoltà per tutti ad accedere all’acqua, in accordo con Azienda Gardesana Servizi, abbiamo deciso di stanziare 250 mila euro per il Fondo di Solidarietà Sociale, aumentando sensibilmente il numero delle famiglie del territorio che potranno ottenere un sostegno”.
“Azienda Gardesana Servizi ha l’obiettivo di migliorare costantemente la qualità del servizio idrico ai cittadini, rendendolo sempre più efficiente” sottolinea il presidente di AGS Angelo Cresco. “Questo, però, senza andare ad incidere sulle condizioni di quelle famiglie che hanno già difficoltà a pagare le bollette. Perciò, avendo ben presente l’attuale situazione economica, aggravata anche dall’emergenza sanitaria, AGS ha condiviso appieno la possibilità di creare questo fondo congiunto da 250mila euro. In questo modo diamo un concreto supporto alle famiglie e alle persone che si trovano in condizione di fragilità economica, garantendo a ciascuna l’accesso ad un servizio idrico di qualità”.
Bruno Fanton, presidente dell’ATO Veronese commenta: “Negli anni i servizi sociali dei comuni del territorio hanno sfruttato al meglio questi contributi: l’utilità del Fondo di Solidarietà è ormai un fatto. Oggi dimostriamo che vince non solo chi fa squadra, ma anche chi è solidale, così da poter offrire agli utenti e alle famiglie in difficoltà economica un ulteriore aiuto”.
Lo stanziamento sarà coperto in proporzione al numero di utenze dei due gestori (350 mila quelle di Acque Veronesi, che contribuirà con 200 mila euro circa, 80 mila quelle di Ags, che parteciperà con un contributo di 50 mila euro circa). Potranno fare richiesta di accesso al fondo famiglie o persone con un reddito ISEE fino a 10.632,94 euro o che si trovassero in accertata difficoltà economica per il pagamento delle bollette del servizio idrico integrato. La richiesta va presentata ai Servizi sociali del Comune di residenza. Saranno poi gli uffici comunali ad avanzare le richieste di rimborso all’Ato. Nel 2019 Ato ha assegnato contributi per 107 mila euro circa, nel 2018 furono 114 mila e 600.