I consumi delle risorse idriche stanno raggiungendo livelli record a causa del caldo torrido, delle alte temperature e della siccità che si protraggono su tutta la provincia di Verona da ormai troppo tempo. Gli impianti di emungimento e distribuzione dell’acqua potabile su tutto il territorio sono messi a dura prova e sono arrivati alla loro massima potenzialità. Acque Veronesi rinnova quindi la massima attenzione e invita tutti i cittadini, turisti e amministratori a limitare in questi giorni, caratterizzati da eccezionali condizioni climatiche, inutili sprechi e usi impropri delle risorse idriche. Proprio a causa dei consumi elevati, la società ha già provveduto nelle settimane scorse a suggerire a sindaci ed amministratori locali di adottare opportuni provvedimenti mirati a limitare l’uso dell’acqua e sensibilizzare la cittadinanza ad un suo utilizzo attento e parsimonioso. I comuni che ad oggi hanno emanato ordinanze che prevedono divieti di utilizzo dell’acqua per usi non strettamente domestici ed igienico-sanitari in determinate fasce orarie, sono ad oggi 20.
“I sistemi di telecontrollo e monitoraggio di Acque Veronesi hanno evidenziato che, nonostante le temperature vicine ai 39 gradi e le direttive dei primi cittadini, i consumi non sono diminuiti – ha dichiarato il presidente Niko Cordioli – L’acqua è un bene prezioso che va sempre tutelato, soprattutto nei momenti in cui si assiste a un riduzione delle fonti di approvvigionamento. Vogliamo evitare che i cittadini subiscano durante il periodo estivo possibili disagi causati dalla scarsa disponibilità di risorse idriche e per questo li invitiamo a rispettare le ordinanze comunali”. Le maggiori criticità registrate fino a questo momento sono alcuni Comuni della bassa Veronese, Povegliano, Mozzecane, la zona collinare di Verona, i comuni della Val D’Alpone, Lavagno, Mezzane, e Cazzano di Tramigna, mentre la Lessinia, per le sue caratteristiche idro-geografiche e per l’alta presenza di turisti e villeggianti, è una delle aree che risentirà maggiormente della scarsità di disponibilità dell’acqua nel prossimo weekend. In queste ore, migliaia di veronesi e turisti affolleranno le principali località della zona, moltiplicando i consumi di punta, con un conseguente svuotamento dei serbatoi principali (quello di Fosse che rifornisce Sant’Anna d’Alfaedo ed una parte di Fumane; quello di Scala che rifornisce Erbezzo e Bosco Chiesanuova; quello di Stolz che alimenta Roverè, Velo e San Mauro di Saline). Per quanto concerne la città di Verona non si registrano casi di particolare gravità, ma temporanei cali di pressione. E’ necessario, data la gravità della situazione, che tutti adottino comportamenti responsabili, riducendo al minimo i consumi di acqua potabile, dotandosi di sistemi che ne limitino l’uso in particolare nelle attività produttive e nelle irrigue.