La pianificazione dell’accoglienza invernale delle persone che vivono in estrema marginalità è stata questo pomeriggio al centro dell’incontro, realizzato a Palazzo Barbieri, fra l’assessora alle Politiche sociali e Abitative Luisa Ceni e tutti i rappresentanti dei servizi istituzionali comunali, ULSS 9, agenzie del privato sociale e associazioni cittadine interessati dalle attività di assistenza in supporto al Comune. Il Piano d’intervento, in linea con lo scorso anno, scatterà dal 27 novembre, a meno che non si raggiungano prima temperature rigide sotto lo zero, con interventi mirati fino al 30 marzo. Già previste proroghe del servizio in caso di necessità fino al 30 aprile 2024. Complessivamente sono 265 i posti letto (lo scorso anno ce n’era uno in più) messi a disposizione quest’anno sul territorio cittadino per accogliere uomini e donne che versano in grave stato di difficoltà, privi di dimora e in strada. Di questi, in crescita, 180 per l’accoglienza “ordinaria” e 85 per quella “straordinaria”. Ecco il piano di intervento per le utenze maschili: Al Samaritano 45 posti (5 posti in più aggiunti già da questa estate con l’entrata in vigore del nuovo albo di operatori qualificati). Al Camploy 40 posti. Grazie alla recente ristrutturazione è ora possibile all’interno della struttura dell’asilo notturno Camploy prevedere una diversificazione delle accoglienze avendo realizzato oltre alle camere comuni anche spazi separati per poter garantire l’eventuale accoglienza di soggetti più fragili e con esigenze particolari. In via Fedeli, a San Michele, 15 posti. In via Spagnolo, a San Massimo, 22 posti. La struttura era stata chiusa a settembre per essere destinata ad altre progettualità a valenza sociale emerse dalle realtà associative del quartiere. Tuttavia sarà possibile utilizzarla nuovamente nel corso della stagione invernale quale asilo notturno per garantire l’accoglienza visti i numeri importanti già in questo periodo dell’anno. Ancora, a “Ca’ d’inverno”, via Corbella, 24 posti per soggetti vulnerabili che necessitano di un’accoglienza anche diurna e di assistenza, in collaborazione con Caritas Il Samaritano. Questa struttura si conferma come una risorsa fondamentale per le persone senza dimora che in dimissione dagli ospedali non troverebbero, nell’accoglienza di bassa soglia, un adeguato contesto di ricovero per affrontare il periodo di convalescenza. Fra le strutture disponibili vi è anche quella in San Zeno in Monte dell’associazione Casa Nostra, con 20 posti. Vi sono poi i 18 posti al Centro Cooperazione Giovanile Internazionale, alla Casa Bertoni, in via Mazza. Parrocchia Santa Maria Maddalena di Verona, al Saval, 3 posti. A “Ca’ Buriana”, 15 posti nelle sale della Parrocchia di S. Giovanni Evangelista di via del Quadrato a Santa Lucia. Per quanto riguarda le utenze femminili le strutture a disposizione sono le seguenti: Nell’asilo notturno in via Molise, gestito da Comunità dei Giovani, 10 posti. Alla Casa Protezione della Giovane, in via Pigna, 3 posti su segnalazione dei Servizi sociali. Attraverso la Ronda della Carità, 4 posti alla “Casetta” di via Agrigento. Complessivamente, quindi, sono accessibili 17 posti letto. Per la prima volta attivo per la stagione invernale anche il servizio di Pronto Intervento Sociale per gli interventi in emergenza, che svolgerà un ruolo fondamentale su attivazione delle forze dell’ordine per le persone in strada, soprattutto minori e donne con minori. Ci aspettiamo parecchie domande – ha detto l’assessora Luisa Ceni – e cerchiamo d’essere pronti nel caso in cui le temperature dovessero improvvisamente crollare, rendendo ancora più difficoltosa la sopravvivenza in strada. Verona ha fortunatamente un privato sociale straordinario, molto generoso e collaborativo.