Accoglie persone disabili e promuove l’integrazione L'associazione "La Nostra Casa" di Peschiera è nata nel 1981 per opera di don Bruno Pozzetti

“Penso ad un ragazzo con disabilità, ma in complicata emergenza familiare e sanitaria, per cui non si trovava posto residenziale. Abbiamo velocemente costruito un nuovo progetto articolato di residenzialità temporanea e di accompagnamento all’autonomia, sotto la supervisione dei nostri educatori e operatori socio-sanitari, che ha dato stabilità e serenità a questa persona”, spiega Luca Tartarotti, Presidente dell’Associazione La Nostra casa di Peschiera del Garda. Questa realtà ha ricevuto dal Vescovo Pompili e del Sindaco di Verona Tommasi il prestigioso premio “San Rocco” per il 2023, destinato ogni anno ad una realtà della provincia di Verona che si sia distinta nella solidarietà e nella cura verso il prossimo. Tra le principali finalità associative perseguite: costituire un luogo di accoglienza ed integrazione a favore di persone con disabilità o in situazione di disagio sociale; promuovere attività a carattere culturale, sociale e ricreativo per sviluppare potenzialità, autonomie ed integrazione sociale; informare e sensibilizzare sul problema della disabilità e più in generale sulle varie forme di emarginazione, promuovendo atteggiamenti di solidarietà ed inclusione sociale e dialogare con le pubbliche istituzioni integrandone le iniziative.
Come è nata la vostra realtà?
L’Associazione “La Nostra Casa” nasce a Peschiera del Garda, nel 1981, per opera di don Bruno Pozzetti, insieme a un gruppo di volontari, ed ha iniziato la propria attività con l’accoglienza diurna di alcune persone con disabilità.La prima sede era costituita da un appartamento di modeste dimensioni, ove don Bruno si era stabilito e dedicato a tempo pieno alle persone con disabilità o in situazioni di disagio.Dal 1981 l’Associazione ha gradualmente aumentato il numero degli ospiti sostenuti e dei volontari al loro servizio. La Nostra Casa ha quindi avviato la gestione di un centro diurno in convenzione con la locale ULSS per una risposta efficace e strutturata in favore della loro autonomia ed integrazione sociale.Dal 1990 l’Associazione si è trasferita nella attuale sede di San Benedetto di Lugana, in Peschiera del Garda, ristrutturando una parte dell’edificio di corte Palazzo di proprietà della locale parrocchia.
Quando è stata costituita la prima comunità alloggio per persone con disabilità?
Nel 1996 in una villetta nelle vicinanze della sede sociale acquistata dall’Associazione con la collaborazione dei comuni limitrofi, quindi nel 2004 è stata aperta una seconda comunità alloggio per persone con disabilità nella sede sociale di corte Palazzo. Dal 2008 l’Associazione ha, inoltre, avviato nella nostra sede, il sabato mattina, il centro di Ascolto e aiuto per dare una prima risposta alle persone e famiglie in difficoltà economica o sociale dei comuni limitrofi. Questo servizio è sostenuto da volontari dell’Associazione, in raccordo con gli assistenti sociali dei comuni di provenienza.
Di cosa si occupa il Centro di Ascolto?
Il centro di Ascolto e aiuto offre alle persone bisognose arrivate l’ascolto e un dialogo per orientare ai servizi e risposte possibili, la distribuzione di beni di prima necessità (vestiario, scarpe, alimenti e similari), la possibilità di una doccia con cambio indumenti ed altri aiuti occasionali. Nel 2013 l’Associazione ha fondato una Fondazione operativa senza fine di lucro dove sono confluiti gli operatori qualificati a supporto dei servizi per persone con disabilità.

Il cantiere della comunità alloggio

Su quale territorio operate?
Operiamo soprattutto a favore di persone residenti nel basso Lago di Garda veronese e comuni limitrofi. I nostri volontari supportano i servizi qualificati per le persone con disabilità offerti dai nostri operatori. Lo sportello settimanale di aiuti in favore delle persone in disagio sociale ed indigenza è, invece, sostenuto, di fatto, totalmente dal servizio gratuito dei nostri volontari.
Avete in cantiere progetti di cui vorreste parlare in particolare?
In primavera l’Associazione completerà la ristrutturazione edilizia dell’ala dei portici della nostra sede sociale di corte Palazzo. La ristrutturazione della sede è stata pensata per dare una risposta innovativa ed efficace ai bisogni emergenti aumentando i servizi offerti, ma anche per sviluppare attorno ad un luogo la partecipazione delle persone, anche quelle più fragili o in situazione di marginalità, al benessere di tutta la comunità.Nella parte ristrutturata stiamo completando: una comunità alloggio adeguata a persone con gravi e particolari disabilità; due piccoli appartamenti protetti da destinare a persone con lievi disabilità; due sale-laboratorio polifunzionali per attività diurne per persone con disabilità; un appartamento destinato alla prima accoglienza temporanea di persone o famiglie in situazione di grave emergenza abitativa; nel piano interrato nuovi spazi idonei per ampliare la risposta data dal nostro centro di ascolto e aiuto settimanale (magazzini, locale per ascolto/consulenza, spazi per distribuzione settimanale di alimenti e beni di prima necessità, bagni con docce) alle necessità primarie di persone fragili e in situazione di indigenza o marginalità sociale.
Mi racconta una “storia virtuosa” sorta grazie al contributo della vostra realtà?
Ricordo, ad esempio, di una signora ucraina presentatasi a noi in grave difficoltà economica e senza l’appoggio di connazionali o altre strutture per i primi periodi. L’abbiamo ascoltata, orientata e trovato una stanza per un paio di notti in una pensione conosciuta per permetterle di avviare i contatti con i servizi sociali e istituzionali. La titolare della struttura era alla ricerca di una collaboratrice per la stagione turistica e, dopo pochi giorni, ha assunto la signora.
Di che tipo di supporto avete maggiore bisogno?
In questo momento l’aumento dei costi del cantiere edilizio degli ultimi due anni e i danni causati dalla grandinata eccezionale di luglio 2023 ci portano a far affidamento alla solidarietà anche con un contributo economico “una tantum” alla nostra associazione: sul nostro sito internet (lanostracasaodv.it) trovate il nostro numero di conto corrente bancario e le altre informazioni sull’attività de “La Nostra Casa”.Con l’ampliamento dei servizi si rende ancora più prezioso il servizio dei volontari; quindi, invitiamo a contattare l’associazione per sperimentare e vivere la ricchezza dell’esperienza di volontariato, anche limitata a poche ore settimanali.
Cosa vi augurate dal futuro per la vostra realtà?
Vogliamo valorizzare al meglio lo spazio della nostra sede che non sia solo un contenitore di servizi, ma un luogo che genera partecipazione, vicinanza e relazioni autentiche in grado di creare un impatto capace di trasformare, nel tempo, tutta la comunità verso il bene comune e la comunione delle persone.Sono stati un onore e un segno di fiducia verso il futuro l’aver ricevuto dalle mani del nostro Vescovo Pompili e del Sindaco di Verona Tommasi il prestigioso premio “San Rocco” per il 2023, destinato ogni anno ad una realtà della provincia di Verona che si sia distinta nella solidarietà e nella cura verso il prossimo.
Stefania Tessari
puntata numero 24