E’ ancora e sempre la grande orchestra sinfonica la protagonista del “Settembre dell’Accademia”, giunto quest’anno alla 32esima edizione. Ma con l’imperativo di mantenersi vitale e sensibile alle istanze del rinnovamento e della diversificazione, quest’anno l’Accademia Filarmonica ha voluto allargare lo sguardo anche a generi, organici e repertori diversi: dalla seducente musica americana del primo Novecento che si contamina con il jazz, alla musica da film di Morricone e Rota, entrata ormai nel canone classico, alla multiforme musica barocca nel nome tutelare della venezianità settecentesca, Antonio Vivaldi, fino a un ensemble di dodici violoncellisti fuoriclasse dei Berliner Philharmoniker impegnati in trascrizioni di ogni tipo, compresi gli evergreen di Duke Ellington e Astor Piazzolla. Accanto a queste escursioni extraterritoriali brilla il grande romanticismo, quest’anno collocato a più nord-est rispetto alla tradizione austrotedesca: Dvořák, i russi Musorgskij, Čajkovskij, Rachmninov e Stravinskij e i nordici Rautavaara, Grieg e Pärt. Nove sono gli appuntamenti concertistici al Teatro Filarmonico nell’arco di quasi un mese, dal 10 settembre al 5 ottobre. Si parte con uno dei personaggi musicali più amati dal grande pubblico, l’eclettico, geniale, multiforme Stefano Bollani. Da anni il pianista jazz milanese compie escursioni nel mondo della musica classica, vantando collaborazioni con grandi direttori e orchestre internazionali: domenica 10 settembre salirà sul palco assieme all’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Juraj Valčuha per eseguire un capolavoro del Novecento, la Rhapsody in blue di George Gershwin, vera e propria icona musicale della città più dinamica e vitale, New York. Venerdì 15 settembre l’Accademia renderà un omaggio ad un musicista legato alla sua storia secolare, Antonio Vivaldi, la cui opera La Fida ninfa inaugurò il teatro Filarmonico, il 6 gennaio 1732. Sarà Andrea Marcon con la sua orchestra Frau Musika ad esplorare in tutta la sua varietà timbrica il mondo sonoro del compositore veneziano nell’arte del concerto solistico: vi saranno Concerti per più strumenti, per quattro o due violini, due corni, due violoncelli, flauti dolci, fagotto, in varie combinazioni da lasciare l’ascoltatore affascinato da tante diverse soluzioni espressive. Frau Musika è un nuovo progetto artistico-formativo, uno dei pochi del genere in Italia, ideato da Andrea Marcon e realizzato dall’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza grazie alla donazione di Fondazione Cariverona, che offre a musicisti under 30 di tutto il mondo l’opportunità di seguire un percorso formativo nella pratica orchestrale su strumenti originali. Un gradito ritorno sarà quello di giovedì 21 settembre: la Baltic Sea Philharmonic diretta da Kristjan Järvi. Il Maestro estone riprende da dove ci aveva lasciato: due anni fa suonò come ultimo bis la sua composizione Midnight sun, sole di mezzanotte, e questo è il titolo dato al concerto che presenterà al Filarmonico con la sua particolarissima, variopinta orchestra, che suona in piedi, sempre a memoria, con programmi molto ricercati: in questo caso ci porterà nel cuore della notte artica con il Cantus Articus di Rautavaara, la sua nuova composizione Aurora per violino e orchestra e brani di Grieg, Pärt e Stravinskij (l’Uccello di fuoco).