Si è appena concluso nella Sala Convegni Ance il seminario – realizzato in collaborazione con Fiaip – che ha analizzato il tema delle barriere architettoniche in relazione all’edilizia, l’urbanistica e il patrimonio immobiliare. La prima normativa italiana risale al 1989, e a Verona e provincia oltre il 70% degli edifici è stato realizzato prima del 1980, un altro 20% tra il 1981 e il 2000. Al netto di interventi di ristrutturazione e riqualificazione, la maggior parte degli edifici non risulta ancora adeguato.
Le barriere architettoniche e, in risposta, i principi dell’Universal Design sono stati al centro del seminario voluto dalle sezioni provinciali di ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) e FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) in collaborazione con le Donne del GALM (Gruppo Animazione Lesionati Midollari) e la Consulta delle Associazioni Femminili di Verona. Incontro inserito nel programma ufficiale delle celebrazioni promosse dall’Assessorato alla Parità di Genere del Comune di Verona in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti della Donna.
L’Universal Design, o progettazione universale, è un approccio che mira a creare ambienti e servizi accessibili a tutti sin dalla fase di progettazione, senza necessità di adattamenti successivi.
Esistono di fatto ostacoli per chi ha disabilità motorie ma anche per persone con difficoltà visive, anziani con ridotta mobilità, genitori con passeggini, verso chi è afflitto dalle cosiddette “malattie invisibili”, estremamente invalidanti, e anche per chi si muove in contesti poco illuminati e insicuri. Le case histories più frequenti emerse nel corso del convegno riguardano palazzi senza ascensori, spazi pubblici e privati inaccessibili a causa di gradini, porte strette, bagni fuori norma, regolamenti condominiali che ostacolano le modifiche per l’accessibilità, strutture commerciali e uffici che escludono potenziali clienti e lavoratori con disabilità. Ad aprire i lavori nella Sala Conferenze ANCE, Carlo Trestini, presidente dei costruttori veronesi e vicepresidente nazionale: “Il tema dell’Universal Design è fondamentale per tutta la filiera dell’edilizia in quanto consente di avere un approccio mirato a rendere gli spazi accessibili e utilizzabili dal maggior numero possibile di persone, indipendentemente da età, abilità o condizioni fisiche”.
A fargli eco è Francesco Savino, Presidente Provinciale FIAIP Collegio di Verona. Il seminario dal titolo “Il potere delle donne – le donne oltre ogni barriera verso l’Universal Design” si è sviluppato attraverso quattro interventi chiave introdotti dall’arch. Piera Nobili, presidente del CERPA Italia.
E’ stata poi la volta dell’avv. Alberto Brunelli che ha analizzato le sfide legate alla discriminazione intersezionale. Il quadro normativo esistente è stato spiegato dall’arch. Anna Righetti. Infine l’arch. Claudia Lonardi ha esposto le strategie per rendere gli edifici più accessibili e funzionali anche con soluzioni non necessariamente onerose o complesse come l’installazione di servoscala e ascensori esterni. Di valore anche l’intervento di Gabriella Fermanti del GALM che ha spiegato con lucidità il reinserimento sociale e abitativo della persona neo-lesionata all’atto della dimissione ospedaliera.