I massimi studiosi italiani, specialisti del cancro del retto, saranno presenti venerdì 2 dicembre alla Gran Guardia in occasione del congresso promosso dalla Chirurgia Generale dell’Ospedale Sacro Cuore di Negrar, diretta dal dott. Giacomo Ruffo. L’evento è stato illustrato ieri mattina dall’assessore ai servizi sociali Anna Leso, che ha sottolineato ancora una volta l’eccellenza della sanità veronese. Con lei il direttore di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Negrar Giacomo Ruffo, egli ha sottolineato che al congresso parteciperanno specialisti molto qualificati per trattare il problema e il direttore della Radioterapia Oncologica dell’Ospedale di Negrar, Filippo Alongi, che ha ricordato quanto la moderna oncologia lavora sempre più in team per ottenere una chirurgia la meno invasiva possibile. “Stato dell’arte nel trattamento del carcinoma del retto. Controversie ed obiettivi dell’innovazione” è questo il tema su cui si confronteranno oncologi, radioterapisti ed i maggiori specialisti della chirurgia laparoscopica e robotica. Tra questi l’oncologa Stefania Gori, presidente eletto dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica, Francesco Corcione e Paolo De Paolis, rispettivamente past president e presidente eletto della Società Italiana di Chirurgia, nonchè Claudio Bassi, direttore della Scuola di specialità in Chirurgia dell’Università di Verona. Il simposio nazionale ha il prestigio di ospitare tra i relatori anche Bill Heald, il più noto chirurgo al mondo della chirurgia del retto. Si deve infatti al contributo del luminare inglese se oggi è drasticamente diminuito il rischio di recidiva per i tumori del retto correttamente operati. Dai pionieri della chirurgia alla nuova tecnologia: una sessione del simposio metterà a confronto le tre tecniche chirurgiche per il trattamento di questa patologia: la videolparoscopia, la robotica e la TATME (Transanal Total Mesorectal Excision) una nuova procedura che permette il trattamento del tumore del retto, per via transanale. Tutte e tre le tecniche vengono eseguite all’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar anche grazie alla disponibilità del Robot chirurgico di ultima generazione Da Vinci Xi.
A. S.