A Verona 60% ancora in attesa

“La Regione ha intenzione di effettuare tamponi a tutti i medici di famiglia del Veneto per evitare l’espandersi del contagio da Covid-19? La situazione tra le varie Ulss è molto differente e in alcune realtà molto preoccupante”. È la richiesta di Anna Maria Bigon, consigliera del Partito Democratico che ha presentato un’interrogazione a risposta immediata all’assessore Lanzarin per avere certezze sulla ‘mappatura’ completa dei medici di base. “Secondo quanto dichiarato nei giorni scorsi dal segretario della Fimmg Veneto, a Padova circa il 75% aveva già effettuato due tamponi, mentre a Verona e Vicenza circa il 60% era ancora in attesa del primo. Come mai queste differenze così enormi? Oltretutto Verona è diventata la provincia veneta con più contagi rispetto alla popolazione. Con l’82% dei pazienti a domicilio, a cui vanno aggiunte le tantissime persone a casa con sintomi critici ma senza tampone, i rischi per la categoria sono moltiplicati, anche per la mancanza di dispositivi di protezione adeguati. Questi numeri ribadiscono l’importanza di procedere con la massima celerità possibile tamponi a tappeto anche ai medici di famiglia, perciò chiedo alla Regione se, e con quale periodicità, verranno effettuati”.