A scuola educazione di primo soccorso Grazie al contributo della Fondazione Rana il progetto coinvolgerà 4 mila partecipanti

Verona si conferma leader in Italia nella diffusione del primo soccorso nelle scuole, con un approccio metodologico innovativo e capillare che mira a preparare le giovani generazioni a rispondere prontamente alle emergenze sanitarie. Dopo quattro anni di lavoro, la città si conferma un esempio pionieristico nell’educazione al primo soccorso Ogni anno, circa 60.000 persone in Italia sono vittime di arresto cardiaco fuori dalle strutture sanitarie, un dato che rispecchia la media europea di 450.000 episodi. Tuttavia, l’Italia è in ritardo rispetto ad altri Paesi riguardo l’efficacia della rianimazione cardiopolmonare praticata sul posto, con una percentuale del 55%, inferiore al 58% della media europea. La rapidità dell’intervento è fondamentale: agire entro i primi dieci minuti può fare la differenza tra la vita e la morte. In Nord Europa, l’83% dei cittadini è in grado di praticare la rianimazione cardiopolmonare, grazie a programmi di sensibilizzazione che hanno un ruolo chiave. Per migliorare la situazione in Italia, è essenziale investire nella formazione. In quest’ottica, la Fondazione Famiglia Rana rinnova il proprio impegno a fianco dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, sostenendo per il secondo anno il programma educativo che forma i giovani nelle scuole sulle tecniche di rianimazione cardiopolmonare Grazie al contributo della Fondazione Famiglia Rana, nel prossimo anno scolastico 2024/25, il progetto quadruplicherà il numero di studenti coinvolti a Verona e provincia, raggiungendo 4.000 partecipanti. Saranno coinvolte 160 classi delle scuole primarie e secondarie, oltre a 31 istituti superiori, e verranno acquistati i manichini e altro materiale didattico necessario per le esercitazioni pratiche. Questo ampliamento consolida il primato di Verona nella preparazione degli studenti alle emergenze, promuovendo una cultura diffusa del primo soccorso. “La partnership pubblico-privato – ha detto il dg dell’Azienda Ospedaliera Callisto Bravi – modalità in cui credo molto, ha dato grandi risultati. Aoui Verona e Fondazione Famiglia Rana si sono dimostrati un connubio professionale di spicco. Ringrazio la Famiglia Rana per aver confermato il sostegno al nostro progetto, che ci permette di allargare ancora di più la rete di giovani preparati nella rianimazione cardio-polmonare. Salvare vite umane e far vivere in salute la nostra comunità con ogni strumento è la mission che governa il nostro agire quotidiano. Insieme si fa di più e meglio”.