A scuola di violino e violoncello Permetterà a 50 bambini di studiare gli strumenti musicali senza costi per le famiglie

VIOLINISTA VIOLINO MUSICA MUSICISTA

Quando suonano insieme, violino e violoncello formando da soli una piccola orchestra. Ecco perché sono stati scelti proprio questi due strumenti per il nuovo progetto che porta la musica nelle scuole, tra i bambini più piccoli delle elementari, per farne un’occasione di crescita e arricchimento personale, di socializzazione e di contrasto alla povertà educativa.
Non tutte le famiglie possono infatti permettersi che i figli imparino a suonare uno strumento musicale, oltre al costo delle lezioni c’è infatti l’acquisto dello strumento stesso, che varia dalla tipologia alla dimensione ma comunque può incidere in modo importante sul budget familiare.
Per abbattere queste barriere, Comune, Provincia di Verona e CEA – Centro di educazione Artistica Ugo Zannoni hanno strutturato un progetto ad hoc che partirà nelle prossime settimane e che interesserà le scuole elementari veronesi. Consiste nel dare in prestito agli alunni che lo richiederanno uno strumento a scelta tra violino e violoncello e la possibilità di prendere lezioni di musica per tutto l’anno scolastico. Si favorisce così l’avvicinamento al mondo della grande musica anche a famiglie che si trovano in difficoltà economica, senza contare l’importanza dell’aspetto legato alla socialità perché dopo alcune lezioni individuali gli studenti potranno suonare insieme e fare gruppo, in risposta alle esigenze tipiche di questa età.
Le lezioni e il noleggio di più di 50 strumenti sono finanziati dal bando regionale Cultura Welfare 2023, a cui il CEA ha partecipato con il progetto ‘Vivaldi’, ispirato all’esperienza culturale e di welfare che vide il grande mastro e compositore insegnare violino ai ragazzi e bambini più povero dell’orfanotrofio veneziano l’Ospedale della pietà nel ‘700, dando loro una possibilità di integrazione sociale e riscatto personale.
“Siamo molto contenti di dare avvio a questo progetto che si lega ad altre iniziative già avviate sull’ ascolto dei ragazzi, delle loro esigenze e dei loro bisogni per agganciarli ad attività sportive o musicali all’interno della scuola o in luoghi di prossimità – spiega l’assessora alle Politiche educative Elisa La Paglia -. Crediamo che molte delle questioni oggi sulla preadolescenza si curino attraverso le relazioni e l’investimento educativo culturale. Avere quindi a disposizione queste lezioni di musica permette di dare una risposta individuale alle passioni dei ragazzi e al loro sviluppo. Dopo molti anni anche la Provincia torna a collaborare con il CEA, di cui è socio come il Comune”.
“Questa è una dimostrazione reale di cosa vuol dire fare filiera tra enti per il raggiungimento di un obiettivo importante per i nostri ragazzi e la possibilità di percorrere percorsi formativi nell’ambito musicale” è il commento di David Di Michele, vicepresidente della Provincia di Verona con delega alle politiche per l’istruzione.
“La scelta di intitolare il progetto ad Antonio Vivaldi non è affatto casuale”, ha detto Giancarlo Rizzi, direttore d’orchestra dalla carriera internazionale che guida il CEA da pochi mesi -. Si tratta del più noto compositore e violinista veneto, che lavorò per molti anni anche a Verona e alla cui esperienza di welfare vuole ispirarsi questa proposta culturale-. Gli strumenti per il primo anno verranno prestati gratuitamente ai ragazzi, favorendo l’avvicinamento al mondo della grande musica anche famiglie che si trovano in difficoltà economiche”.