L’ampliamento di Parco Santa Teresa e la realizzazione del primo bosco urbano di Verona. Sono queste due delle idee nate durante i laboratori di partecipazione condivisa organizzati nell’ambito del progetto europeo Looper – Learning Loops in the Public Realm. Proposte che hanno visto subito d’accordo l’amministrazione comunale e i cittadini e sulle quali si sta già lavorando. Obiettivo del progetto europeo, a cui Verona ha aderito assieme a Bruxelles e Manchester, era proprio quello di avviare un percorso partecipato per affrontare le problematiche legate all’inquinamento atmosferico. E nella nostra città la sperimentazione si è concentrata sulla zona di Verona Sud. Daluglio 2017, quando è partito il progetto, sono stati una decina gli incontri-laboratorio promossi dal Comune in collaborazione con Legambiente Verona e l’Università IUAV di Venezia, ai quali hanno partecipato numerosi residenti. Continui anche i monitoraggi effettuati sugli indicatori ambientali relativi alla qualità dell’aria e all’inquinamento acustico, grazie anche a nuovi dispositivi. Sono stati infatti posizionati a Ca’ di David tre nuovi punti di rilevamento degli ossidi di azoto (NOx), esattamente in via Colonnello Fasoli, piazza Roma e via Vigasio. E gli studenti dell’Istituto Salesiano San Zeno hanno contribuito realizzando 8 strumenti portatili per la misurazione di alcuni parametri di valutazione della qualità dell’aria. L’iniziativa triennale, che sta giungendo al termine, si concluderà a giugno con un grande evento a Bruxelles.