Rivedere le modalità di individuazione delle attività che potranno riprendere il 4 maggio, valutare l’apertura di bar e ristoranti in sicurezza anche prima di giugno, garantire tempistiche certe al riavvio del comparto del turismo, prevedere gli strumenti finanziari per tutelare il trasporto pubblico locale. Questi alcuni dei temi della lettera dell’Upi regionale che verrà inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e che è stata sottoscritta da tutti i Presidenti delle Province Venete e dal Sindaco della Città Metropolitana di Venezia. Istanze che tengono conto delle peculiarità del sistema veneto e delle “possibili gravi ricadute di ordine economico e sociale” per gli aspetti che riguardano le tempistiche e la modalità di individuazione delle attività che potranno riprendere il 4 maggio. I firmatari, in primo luogo, ritengono sia da superare definitivamente l’individuazione delle attività da avviare “con il ricorso ai codici Ateco e con l’elencazione puntuale”, e che sia da consentire invece una ripresa generalizzata, salvo casi particolari a tutela del bene primario della salute e della sicurezza dei cittadini.