A Parona torna il medico di base

A Parona è tornato il medico di base. Ciò anche grazie alla sinergia tra pubblico e privato che è riuscita a riportare il servizio mancante nel quartiere dalla fine del 2022.
Sono in fatti tre, i dottori Siriana Giusti, Giacomo Bello e Luca Carletta, che da circa un mese sono operativi nel loro nuovo studio medico in via Valpolicella 45, a servizio del quartiere di tremila abitanti.

Parona, torna il medico di base

Giusti, Bello e Carletta, oltre ad essere colleghi sono anche amici, hanno scelto di iniziare questa nuova avventura a Parona in risposta alle segnalazioni di necessità evidenziate dai responsabili della Farmacia locale, da alcuni mesi impegnati, in collaborazione con la Circoscrizione 2^, a far riattivare il servizio del medico di base nel quartiere. Una sinergia di intenti arrivata fino all’Assessorato alla Salute del Comune di Verona, che insieme ad altre realtà territoriali ha collaborato nella concretizzazione dell’importante obiettivo.
“Oggi è una giornata importante per Parona – ha spiegato l’assessora alla Salute, presente questa mattina alla presentazione del nuovo studio medico -. Il servizio mancava da molto e con questi tre medici non viene solo riattivato ma notevolmente potenziato vista la carenza di risorse mediche nei diversi quartieri cittadini. Un risultato di cui si sentiva davvero la necessità, soprattutto da parte dei cittadini più fragili, con difficoltà negli spostamenti, che ora potranno usufruire di uno studio medico vicino a casa. Questa è medicina di prossimità, un obiettivo raggiunto grazie alla collaborazione della Circoscrizione 2^ e della Farmacia Soprana”.
“E’ dal 2017 che come Circoscrizione 2^ lavoriamo al tema dei medici di base a Parona – ha sottolineato la presidente della Circoscrizione 2^ – già a quel tempo ridotto al minimo, con un solo medico operativo. Da fine 2022 il servizio è del tutto concluso causando non poche difficoltà ai residenti. Oggi è sicuramente un grande risultato, ottenuto grazie alla collaborazione del Comune e di alcune realtà private del territorio”.
“Siamo stati accolti bene dalla comunità, anche se c’è ancora un po’ di diffidenza – hanno spiegato i medici –. In tre contiamo di raggiungere presto la soglia dei quasi 3 mila assistiti. Un massimale non eccessivamente alto, perché puntiamo a garantire la maggiore attenzione possibile ai nostri pazienti”.