L’onda lunga della vittoria porta in Consiglio tante facce nuove. Il centrosinistra di Damiano Tommasi potrà contare su 22 seggi, mentre le due opposizioni di Sboarina e Tosi si divideranno rispettivamente otto e sei posti.
Ma andiamo con ordine perchè le novità soprattutto nella lista che fa capo a Damiano Tommasi sono molte. Il sindaco si è assicurato dieci posti a partire da Veronica Atitsogbe. E’ la prima afroitaliana, una “nuova veronese’’, bancaria, nata da genitori originari del Togo: toccherà a lei presiedere la prima seduta a Palazzo Barbieri. Con lei ci sarà Jacopo Buffolo, che arriva dalle Sardine. La lista comprende l’ex presidente delle Acli Italo Sandrini, il dirigente del Gruppo Veronesi Lorenzo Didonè, la consigliera per le Pari Opportunità della Provincia Paola Poli, il direttore dell’Unità di chirurgia del pancreas al Policlinico, Claudio “Bifo’’ Bassi, Giuseppe Rea che arriva dal Movimento 5 Stelle, Giacomo Piva esponenente del Psi, l’isegnante Chiara Stella e l’oncologa di fama internazionale Annamaria Molino. Quello di Tommasi è il gruppo consigliare più numeroso con dieci posti.
Con otto membri c’è poi il Partito Democratico che ha più che raddoppiato la sua presenza in Consiglio. Apre la lista il capogruppo, super votato con 1.470 preferenze, Federico Benini. Con lui ci saranno sugli stessi banchi i riconfermati Elisa La Paglia e Federico Vallani. A rappresentare il Pd ci sono poi la deputata e presidente della Commissione Ambiente della Camera Alessia Rotta, la presidente uscente della Seconda Circoscrizione Elisa Dalle Pezze, la pensionata Carla Agnoli, l’ingegnere Michele Bresaola e Carlo Beghini.
All’interno della coalizione di centrosinistra tre posti sono andati ai battaglieri leoni di Traguardi, con il loro capogruppo uscente Tommaso Ferrari, il presidente del Movimento Pietro Trincanato e Beatrice Verzè, fresca di studi giurisprudenziali.
Completa la lista dei ventidue del centrosinistra il “vecchio’’ Michele Bertucco che qui rappresenta la lista della sinistra civica ecologista.
All’opposizione, cui spettano quattordici posti, ci sono Federico Sboarina e Flavio Tosi: dopo essere stati in Giunta insieme come assessore e sindaco, si ritrovano dopo anni a battagliare in minoranza.
Qui Fratelli d’Italia conta su tre componenti: Marco Padovani, Daniele Polato, che è anche consigliere regionale e Massimo Mariotti, che è anche presidente di Serit. Nella lista di Battiti la più votata è stata Carla Padovani, che dal Pd ha trasbordato al Gruppo Misto per finire con la lista Sboarina. Della civica del sindaco fa parte anche il consigliere uscente Rosario Russo. La Lega si deve accontentare di un solo posto dove si siederà l’ex assessore e coordinatore provinciale del partito Nicolò Zavarise. Per Verona Domani entra l’ex vicepresidente del Consiglio Paolo Rossi.
In attesa di sviluppi, la seconda opposizione di centrodestra che fa capo a Tosi si presenta con volti noti come Luigi Pisa e Antonio Lella. In aula ci sarà anche la sorella di Tosi, Barbara Tosi, e la moglie di Tosi, Patrizia Bisinella, che fu sconfitta cinque anni fa proprio da Sboarina. Infine a rappresentare l’ala berlusconiana di Forza Italia ci sarà l’avvocato Alberto Bozza che siede comunque in Consiglio regionale. Si attendono sviluppi con conseguenti sotteramenti dell’ascia di guerra. Chi farà il primo passo?