Si infiamma la corsa alla poltrona di sindaco di Negrar.
Nel fine settimana si è presentata la seconda candidatura, quella dell’ex vicesindaco Fausto Rossignoli e il Comune più popolato della Valpolicella, dimostra, ancora una volta, come l’elezione del sindaco rappresenti una storia a sé negli equilibri della politica nazionale.
Intanto la prima notizia è che non ci sarà il ballottaggio, grande protagonista delle elezioni comunali a Negrar nelle ultime tornate. Due le coalizioni, due i candidati, il tutto si esaurirà al primo turno in programma nel week end dell’8 e 9 giugno. Ma Negrar potrebbe rappresentare una sorta di laboratorio per tutta la politica veronese. Roberto Mancini da una parte e Fausto Rossignoli dall’altra sono sostenuti da coalizioni particolari.
Il primo ha tre liste a sostenerlo, quelle strettamente politiche di Fratelli d’Italia e di Forza Italia e la civica dell’ex sindaco Roberto Grison “Noi con Voi”, civica sì ma con forte radicamento nell’elettorato del centrosinistra negrarese. Rossignoli ha con sé ben cinque liste.
Forze civiche sono la lista Rossignoli, Comunità e Territorio nonché Negrar sei tu, ma all’interno della coalizione spiccano i simboli di Verona Domani, forza che in Comune a Verona è tra i principali oppositori al sindaco Damiano Tommasi e la Lega che, con questa scelta, spezza l’unità del centrodestra.
“La nostra presenza – ha detto alla presentazione di Rossignoli l’europarlamentare Paolo Borchia – non è contro qualcuno ma a favore di un amministratore preparato come Rossignoli. Abbiamo scelto la persona”.
Lo stesso ha sottolineato il presidente di Verona Domani Matteo Gasparato.
“Conosco Fausto da diversi anni. Abbiamo ritenuto che potesse essere la persona giusta perchè è serio, competente e onesto”.
Nessuna polemica nelle parole dunque dei due rappresentanti più “politici” ma la stoccata l’ha portata lo stesso candidato. “La mia candidatura – ha detto Rossignoli – parte dal basso, dalle esigenze dei negraresi ed è in sintonia con questo territorio. Quella del mio avversario, che conosco personalmente e con cui ho ottimi rapporti personali, è invece una scelta operato lontano da Negrar, nelle segreterie dei partiti. Credo sia una differenza sostanziale e delle quale i cittadini di Negrar dovranno tenere conto. Senza dimenticare che noi abbiamo già un programma ben definito, quello dell’altra coalizione ancora non c’è”.
Mauro Baroncini