di Maurizio Battista
Il caso Buffolo deflagra a Palazzo Barbieri proprio mentre il sindaco Tommasi, che è stato a Chicago per Vinitaly qualche giorno, sta completando gli incontri con i suoi assessori per capire a chi passare il compito scottante e delicato di occuparsi degli enti economici e aziende partecipate. Si prospetta un valzer di deleghe? C’è chi giura di sì. Si tratta di deleghe pesanti, quelle agli enti economici e aziende partecipate (dalla Fiera ad Agsm fino al Catullo, per capirci) che lui ha tenuto dall’inizio del mandato ma che ora vuole assegnare a qualcuno per essere più libero. E proprio mentre sono aperte queste consultazioni arriva l’improvvido e sciagurato post su Instagram del giovane assessore Buffolo, Lista Tommasi, che sul caso di Moussa Diarra scrive che una richiesta di aiuto e cura è stato risposto con le pistole. Parole che hanno scatenato una bufera politica e lo stesso Tommasi, appena atterrato dagli Usa ha avuto frasi durissime di condanna per questo post. “Non ci appartiene”, ha scritto in una nota ufficiale. Anzi, peggio. Tommasi ha scritto: “Purtroppo uno sbrigativo inoltro di un post da parte dell’assessore Jacopo Buffolo ha dato modo a chi, ancora oggi, parla alla pancia delle persone per poter strumentalizzare ulteriormente un dramma umano che ci ha colpiti tutti. L’infelice riduzione in slogan presente nel testo di invito alla serata di cordoglio per il giovane Moussa non deve far minimamente pensare che la collaborazione, la fiducia e la vicinanza alle Forze dell’ordine tutte sia venuta meno o non sia totale”. Una chiara volontà quindi di ricucire con le forze dell’ordine. Ma non solo.Sotto la pressione degli attacchi del centrodestra che chiedono le dimissioni del giovane assessore, Tommasi ha proseguito con la tirata d’orecchi perché è “grande il dispiacere se anche da parte nostra si cade nell’errore di alimentare contrapposizioni dannose e che inquinano la discussione. La semplificazione non vera presente nel post rilanciato dal nostro assessore non ci appartiene e non rende merito al grande sforzo che noi, insieme a tutte le associazioni presenti sul territorio della città di Verona, stiamo mettendo in campo per rispondere al bisogno di aiuto e di vicinanza alle fragilità per una società più giusta e sicura”.
Rotta in pole position: sì, no, ma… Alla segretaria del Pd le competenze economiche? Intanto Coletto si riavvicina a Tosi
Ieri sera, dicono fonti vicine al sindaco, c’è stato un faccia a faccia tra Tommasi e Buffolo, ma senza particolari tensioni. Anche se interpretare i malumori del sindaco è sempre molto difficile e per questo si attende il Consiglio comunale straordinario dedicato ad hoc del 31 ottobre (chiesto anche dal centrodestra) nel quale la tragedia della stazione sarà al centro del dibattito, per capire se Buffolo si allinea, se lo strappo rientra, se il sindaco intende lasciare l’assessore al suo posto o se invece sarà frattura. Da questo passaggio, riprendendo il ragionamento di prima, dipenderà il valzer delle deleghe. Perché l’eventuale uscita di scena di Buffolo, che ha un peso specifico sicuramente inferiore a quello rappresentato da Bertucco che infatti è rimasto al suo posto in Giunta dopo lo strappo politico sulla Marangona (non era mica un errore, quello strappo…) potrebbe aprire scenari di vario tipo in un contesto dove tutti gli assessori, tranne il giovane della Lista Tommasi, hanno già deleghe pesanti, di prima fascia, come si suol dire. Chi può avere tempo ed esperienza per accollarsi la delicata e strategica delega ad enti economici e aziende partecipate? In realtà circola una ipotesi: c’è già una consigliera comunale, quindi non assessore, delegata ad occuparsi di una partecipazione societaria: quella del Comune nell’Autobrennero A22. E’ una consigliera del Pd: vuoi vedere che alla fine le deleghe economiche finiranno ad Alessia Rotta, già parlamentare con esperienza, che già due anni fa voleva entrare in Giunta? Ma è del Pd mentre Buffolo è della Lista Tommasi. E gli alleati come la prenderebbero? Il problema finora era che non si sapeva chi potesse farle posto, ora forse una ipotesi c’è… E restando in campo politico, sta facendo rumore l’ipotesi di un ritorno nell’area Tosi di un suo ex fedelissimo: Luca Coletto, leghista, già assessore regionale alla sanità, oggi in Umbria, si starebbe avvicinando a Forza Italia del vecchio amico di tante battaglie.
MB
Padovani: “Peso el tacòn del buso”
“Peso el tacon del buso, si dice a Verona quando si cerca di rimediare a un errore peggiorando la situazione, e questa è la sensazione che lascia la risposta del Sindaco Tommasi alle parole dell’Assessore Buffolo,” dichiara l’On. Marco Padovani. “Il Sindaco accusa il centrodestra di strumentalizzazione e dice che le parole di Buffolo non rappresentano il pensiero dell’Amministrazione. Ma allora, se davvero c’è questa mancanza di fiducia e condivisione, perché non prendere una decisione chiara e rimuovere l’assessore dal suo incarico?” Padovani prosegue: “Non è accettabile che un rappresentante della giunta, un assessore, si esprima in maniera così superficiale e inadeguata su un episodio così drammatico e delicato. E se Buffolo sostiene di essere stato travisato, allora ancora una volta ci troviamo di fronte a un’Amministrazione confusa”.