“Non voleva accettare di scendere in B, ma continuava a guardare la macchina Gli dissi: se lei porta la Scaligera in serie A, le consegno le chiavi. E fu serie A…”
“I giocatori del cuore? Tanti. Credo che Roberto Dalla vecchia sia quello che ci rappresenta di più, perchè, di fatto, è veronese. Andai a prenderlo a Vicenza a 17 anni, per 90 milioni di lire, quando eravamo in serie B e ha vinto tutto con noi. Mi piaceva vedere Davide Bonora diventare campione con la maglia della Scaligera e come straniero prediligevo Henry Williams. Ma se devo scegliere, una persona che ricordo con grandissimo affetto è Pino Brumatti, oltre che essere un grande giocatore aveva un carattere così affettuoso, cordiale, aperto”. Giuseppe Vicenzi apre il suo infinito album dei ricordi. “Tra i tecnici? Mi sono sempre fidato di Fadini…Tra i tanti che ho avuto, quello a cui mi sono sentito più vicino è stato Dado Lombardi, carattere focoso. Non sapevo niente di lui, quando Andrea Fadini me lo consigliò. Non fu facile convincerlo, eravamo in serie B e avrebbe dovuto scendere di categoria. Lo invitai a pranzo e mentre mi diceva che a Reggio Emilia non lo avrebbero fatto andar via perchè la gente andava alla partita solo per lui, continuava a guardare la mia Jaguar. Si interrompeva spesso, per dire “ma che bella la sua macchina, proprio bella”… Il discorso andò avanti ancora, poi, quando decisi di prenderlo, gli mostrai le chiavi della Jaguar. “Lei mi porta in serie A e io le dò la Jaguar, gliela regalo”. Lombardi ci portò in serie A e io mantenni la parola. Lombardi viaggiò in Jaguar, ma la Scaligera conquistò la serie A, che era il mio obiettivo.
*tratto dal libro “Le 7 meraviglie” di Renzo Puliero