Un nuovo bivio. Il Verona affronta il Lecce in Salento sulla scorta di una vittoria fondamentale, quella al Bentegodi con il Sassuolo.
Un altro spareggio salvezza, il primo di queste ultime 10 giornate. Sono quattro le gare da dentro o fuori che aspettano i gialloblù. Oltre a quella con i giallorossi di D’Aversa saranno determinanti la sfida il giorno di Pasquetta a Cagliari, la gara al Bentegodi con l’Udinese il prossimo 21 aprile e la penultima di campionato con la Salernitana.
Insomma il destino del Verona si scriverà lontano dalla riva dell’Adige. Primo obiettivo, uscire indenni da via Del Mare. Per farlo il Verona dovrà innanzi tutto poggiare sulla forza della propria difesa, la meno battuta delle otto squadre in lizza per la salvezza, ma, altrettanto, migliorare una fase offensiva che latita.
Ma Marco Baroni, tecnico del Verona, lascia ancora nel cassetto l’eventuale calcolatrice. Non possiamo fare partite calcolate – taglia corto Baroni – abbiamo degli scontri diretti e ogni partita dobbiamo giocare con la mentalità aperta, non certo per prendere il pari, dobbiamo lavorare compatti e di squadra, sinceramente non ricordo nemmeno gli altri scontri, voglio vedere solo cosa succede a me. Si gioca per vincere, sempre. Poi sarà il campo a decidere”.
Baroni concordo, tuttavia, sul momento difficile del proprio attacco.
“La verità è che sono tante le cose da migliorare, ciò che conta è che non possiamo mancare nell’aspetto prestativo, individuale e di squadra. Concordo che è difficile trovare il gol e dobbiamo lavorare su questo, la grande partecipazione che ho avuto da questi ragazzi ci permette però di guardare al prosieguo della stagione in maniera positiva. Abbiamo messo dentro otto ragazzi nuovi di quelli arrivati a gennaio, hanno culture diverse e modi di giocatore diversi ma non abbiamo tempo, serve vincere partite, segnare e pensare a quello”.
Infine Baroni svela che “Folorunsho ci sarà, è rientrato in settimana, si è allenato e sta bene. La partita sarà complicata, l’avversario ha sicuramente delle certezze in più rispetto a noi ma dovremo essere bravi a stare dentro la partita, non possiamo non centrare la prestazione”.
Nonostante tutto c’è spazio anche per i sentimenti. ” A Lecce ho solo bei ricordi. C’è stato modo di scrivere belle pagine da giocatore prima e da allenatore poi, ho dato tutto quello che avevo e ci torno con grande piacere”.
Mauro Baroncini