Contro il Torino i gialloblù hanno conquistato un punto estremamente importante per la classifica, interrompendo anche la striscia negativa di due sconfitte consecutive. Tre nelle ultime quattro se allarghiamo il campo di analisi. La prova della squadra di Baroni, che ha rimescolato le carte concedendo la chanches dall’inizio a Cruz, Amione e Suslov, è risultata convincente dal punto di vista difensivo. L’aspetto da migliorare rimane, invece, la fase realizzativa dove il gol manca oramai da 394 minuti, quasi quattro partite e mezza. Il pareggio ottenuto, comunque, consente di affrontare la difficile trasferta di Frosinone, in casa dell’ex tecnico gialloblù Eusebio Di Francesco, con maggior tranquillità.
COSA FUNZIONA
Il punto di forza emerso in queste prime sette giornate riguarda una ritrovata solidità difensiva. Se escludiamo, infatti, le tre reti rimediate in occasione della sconfitta subita contro il Sassuolo, sono solo tre i palloni finiti nel sacco nei rimanenti sei incontri. Un dato, questo, che deve essere decisamente interpretato come positivo. Nonostante l’assenza di Hien – fuori per squalifica con Empoli e Sassuolo – perno irrinunciabile del terzetto difensivo, la retroguardia ha messo sempre in mostra un apprezzabile livello di concentrazione al quale si devono aggiungere le ottime prestazioni di Lorenzo Montipò che ha subito ripreso da dove si era fermato lo scorso campionato. Il portiere gialloblù, infatti, si è confermato in ottimo stato di forma rendendosi subito protagonista di ottimi interventi. A Torino, infine, si è visto finalmente all’opera anche il giovane argentino Bruno Amione, fino a questo momento rimasto un po’ in disparte. Peccato per l’infortunio che lo ha costretto ad abbandonare il campo a inizio ripresa tuttavia, confidando anche nella sosta, il giocatore può veramente rappresentare per Marco Baroni una nuova soluzione difensiva, sulla quale poter contare per il prosieguo del campionato.
COSA NON FUNZIONA
Inutile girarci tanto intorno. Il problema principale in casa gialloblù si chiama gol. Il bottino di sole quattro reti, infatti, se non è un campanello d’allarme poco ci manca. A preoccupare di più, però, non è tanto il numero. Altre squadre si trovano più o meno nelle medesime condizioni. Il dettaglio meritevole di attenzione, infatti, riguarda le difficoltà finora mostrate nel creare situazioni offensive di una certa pericolosità. L’aspetto è in primo piano sul tavolo di Marco Baroni il quale non nasconde di essere al lavoro per cercare una o più soluzioni. Una possibile variazione sul tema, come ammesso dallo stesso tecnico gialloblù, potrebbe derivare dall’inserimento di un trequartista di ruolo, al posto di giocatori come Duda, Folorunsho o Lazovic, finora impiegati in quella zona di campo ma con caratteristiche magari non del tutto calzanti. Un’ulteriore variante potrebbe giungere dall’impiego di Henry che, ormai recuperato, potrebbe consentire l’utilizzo un modulo a due punte, soluzione tattica sicuramente in grado di alzare il livello di pericolosità sotto porta.
Enrico Brigi